Avellino, vetta in solitaria per la prima volta in stagione: sorpasso sul Cerignola

I tifosi dell'Avellino - credit_ Mario D'Argenio - www.lacasadic.com
I biancoverdi piegano di misura il Potenza grazie al gol di Russo e si portano al primo posto a quota 60.
Festa grande in casa Avellino, dove il prezioso 1-0 inflitto al Potenza ha consegnato a Lescano e compagni la vetta solitaria della classifica del girone C. Dopo 33 turni, i biancoverdi si godono il primato ai danni dell’Audace Cerignola e, adesso, hanno quindi il destino nelle proprie mani quando mancano cinque gare al termine della regular season.
A decidere la partita contro il Potenza, tra l’altro in un Partenio Lombardi infuocato e sold out, la rete di Russo al minuto 76. Il numero 10 ha battuto Alastra con una gran conclusione da fuori area, su preciso suggerimento ad opera di D’Ausilio dalla destra.
Per Russo si è trattato del quarto gol in questo campionato, un sigillo che mancava da ben 2 mesi e che è arrivato dopo il suo ingresso in campo all’ora di gioco. Decisiva, dunque, l’intuizione dell’allenatore Biancolino, che ha optato per l’ingresso in campo dell’ex Messina per Lescano appunto nel corso del secondo tempo.
Per l’Avellino si tratta della sesta vittoria consecutiva dopo quelle contro Trapani, Messina, Juventus Next Gen, Casertana e Crotone. Un percorso incredibile quello degli irpini che, dall’arrivo di Biancolino in panchina, hanno perso solamente a Foggia e (sul campo) contro il Taranto. La vetta della classifica, a fine marzo, parla quindi biancoverde.
Avellino, è Russo l’uomo decisivo. Tanto rammarico in casa Potenza
Non senza alcuna sofferenza, però, l’Avellino è riuscito a piegare il Potenza di Pietro De Giorgio. La formazione lucana ha di fatto sfornato una importante prestazione, mettendo i bastoni tra le ruote agli uomini di Biancolino. Tanto rammarico in casa rossoblù per il risultato finale, con Caturano e compagni che sono scesi in campo determinati e con le idee chiare, non riuscendo però a concretizzare quanto prodotto. I rossoblù hanno anche recriminato per un calcio di rigore non fischiato dall’arbitro per un presunto fallo di Enrici su Schimmenti al 34′.
Un Avellino che, comunque sia, è risultato cinico e che è stato bravo a capitalizzare in uno dei momenti chiave del match. A 14′ dal termine, l’asso nella manica è corrisposto alla splendida giocata di Russo entrato al minuto 60. Un gran destro da fuori, che non ha lasciato scampo al portiere Alastra su assist al bacio di D’Ausilio. La squadra campana ha fatto evidenziare tanta compattezza e spirito di sacrificio durante tutto l’arco della gara, consapevole dell’alta posta in palio. Soprattutto i cambi, però, hanno fatto la differenza, un aspetto sottolineato anche dall’allenatore Biancolino nel post gara. L’Avellino ha ufficialmente messo la freccia e ha sorpassato in classifica l’Audace Cerignola, portandosi al primo posto a quota 60. Sono 2 i punti di distacco rispetto ai pugliesi, che in questo turno non hanno invece giocato perché da calendario si sarebbe dovuto disputare il derby contro il Taranto, ormai estromesso dal girone C.

Biancolino: “Speriamo di arrivare più in alto possibile, il mio pubblico non merita questa categoria”
L’allenatore dell’Avellino Raffaele Biancolino, davanti ai microfoni di RaiSport, ha anzitutto fatto i complimenti alla squadra, elogiando il pubblico biancoverde: “La sofferenza ci sta sempre, ma oggi voglio fare i complimenti alla squadra e al pubblico. Questo pubblico non c’entra niente con questa categoria. Se lo meritano, speriamo di arrivare più a lungo possibile. Ho mischiato un po’ le carte nella ripresa, perché sugli esterni ci mettevano in difficoltà nell’uno contro uno. Devo fare i complimenti alla mia squadra, poiché dal primo giorno che sono arrivato son stati fatti tanti sacrifici”.
L’ex attaccante, infine, ha sottolineato l’importanza del gruppo e fatto il punto sull’ultimo rush finale di stagione: “Chi è entrato dalla panchina ha fatto benissimo, facendo evidenziare uno spirito da combattenti e da lupi affamati. Oggi diamo un segnale a tutti, ma soprattutto a noi stessi. Palmiero? È un giocatore fondamentale, detta i tempi in mezzo al campo e ci fa giocare tanto, verticalizzando come voglio io. Ora, però, testa bassa e pedalare, bisogna continuare così perché restano poche partite, ma una più difficile dell’altra”.