Avellino, Biancolino: “Il mio obiettivo era tornare in B. Ho fatto una promessa a mio padre”

L'allenatore dell'Avellino, Raffaele Biancolino, in conferenza stampa. - Crediti foto: www.lacasadic.com
Le parole dell’allenatore biancoverde.
Al termine del match, vinto 1-0 dai padroni di casa e valevole per la 36esima giornata del girone C di Serie C, fra Avellino e Monopoli che ha consegnato tre punti d’oro per la corsa promozione al club biancoverde, l’allenatore dei campani Raffaele Biancolino si è presentato, visibilmente soddisfatto, in conferenza stampa.
L’ex allenatore di Carotenuto e Città di Avellino è partito dalla gara dichiarando: “È una vittoria per me stesso: il mio obiettivo era riportare l’entusiasmo di quando giocavo. Mi sentivo umiliato, ferito a guardare la sofferenza di questa gente. Mi sentivo un leone in gabbia. Vedevo fare tante cose ma da tifoso vedevo tante cose e soffrivo. So benissimo quanto la gente ci tiene ma è lo stesso per me. Ricordo tutto di Avellino, dal primo giorno. Vedevo i calciatori e dicevo “un giorno vestirò quella maglia”. Quando la indosso divento Hulk, per me è tutto. Ricordo quando arrivai, c’era la neve, e Vullo mi disse “Domani giochi”. Ho fatto di tutto per essere qui, mi dicevo “Devo tornare e devo vincere”. Molti mi prendevano per pazzo ma il mio obiettivo era riportare l’Avellino in Serie B. Ho fatto una promessa a mio padre. Manca ancora qualcosina, ma ci siamo. La gente può dire tutto ma non devono toccarmi ne Avellino ne Napoli. Farò di tutto per realizzare questo sogno. Siamo lì, vicino alla porta: o la apriamo con le mani o la buttiamo giù coi piedi.“
Biancolino ha poi proseguito parlando delle assenze: “Ho giocatori importanti, l’ho sempre detto. Col passare delle giornate siamo migliorati, abbiamo messo dentro calciatori che servivano per arrivare dove siamo adesso. I ragazzi l’hanno capito dal primo giorno che l’obiettivo personale passava in secondo piano.”
L’allenatore partenopeo si è poi soffermato sul gol di Facundo Lescano, decisivo ai fini del risultato finale: “Ci gioco spesso con lui. Il gol che ha fatto stasera lo immaginavo già nel pre-gara. Durante la settimana gli dicevo come muoversi. Sono contentissimo per lui.”
Infine, l’allenatore biancoverde ha parlato della questione tifosi per la trasferta di Potenza: “Il bello del calcio è il tifo. So che la società sta lavorando. È un peccato trattenere tutta questa gente a non seguire la loro squadra. Spero si faccia qualcosa, magari trovando una sistemazione diversa.”

Colombo: “Questa squadra ha dimostrato di meritare l’eventuale promozione. Restare in partita non era facile”
A parlare, anche l’allenatore del Monopoli Alberto Colombo che, in merito alla gara, ha dichiarato: “Oggi abbiamo affrontato una squadra che ha dimostrato di meritare, secondo me, l’eventuale promozione. Oggi mi ha colpito, vederla dal vivo mi ha fatto capire perchè arriva da un filotto così importante di vittorie, tra l’altro se poi togliamo la caduta di Foggia ha inanellato tantissimi risultati positivi e ha dimostrato la propria forza. Io devo fare i complimenti alla mia squadra. In virtù del fatto che abbiamo incontrato una grande squadra che ci ha messo in difficoltà, soprattutto nel primo tempo, in termini di qualità e di ritmo. Si è vista questa differenza con le altre squadre, noi comunque veniamo da scontri diretti nel breve periodo e oggi, insomma, sarà perchè oggi era una partita decisiva, sarà per la spinta che avevano, sarà perchè hanno giocatori e una buona organizzazione di gioco, io ho visto una squadra che voleva a tutti i costi quel risultato e se l’è andato a prendere in modo convincente.”
Colombo ha poi proseguito dicendo: “Restare in partita con una squadra del genere, in un ambiente come questo di Avellino, non era facile. Abbiamo sofferto, lo abbiamo fatto nel primo tempo, e abbiamo cercato, nel momento in cui magari l’Avellino ha abbassato un attimo il baricentro per cercare di difendere e ripartire negli spazio, di dare tutto quello che avevamo provando a dare i presupposti per arrivare al pareggio.”