Da Lugano alla sala stampa del Partenio-Lombardi di Avellino con uno zaino pieno di cioccolata svizzera. Un dolce dono per incoraggiare il presidente Angelo Antonio D’Agostino, il neo-allenatore Massimo Rastelli e i giocatori biancoverdi che, ovviamente, rimanderanno la scorpacciata a domenica sera dopo il big match con il Catanzaro. Soccorso Cresta, originario di Castelfranci, in provincia di Avellino, si è reso protagonista di un’iniziativa spontanea che ha regalato sorrisi e buon umore ai destinatari del pensiero. Un bel gesto che alimenta il clima positivo che l’Avellino sta ritrovando dopo il ritorno in panchina di Rastelli e il successo all’esordio contro la Virtus Francavilla.
“Sono in pensione, sono tornato per una settimana in vista della commemorazione dei morti ma anche perché non ce la facevo più. Dovevo vedere una partita del mio Avellino. Da quando non siamo più in Serie B e non ci sono più partite al nord è un’agonia. Un’astinenza difficile da sopportare. Appena ho potuto, sono corso allo stadio e mi sono intrufolato per consegnare le tavolette a tutti. Un po’ di dolcezza dopo tante polemiche non guasta. Dobbiamo stare vicini alla squadra” ha spiegato Soccorso Cresta.
Un tifoso decisamente popolare, che ha fondato un club di tifosi emigrati. “Irpini del Nord più a Nord”, è la scritta che campeggia al centro di una t-shirt che ha fatto stampare. La indossa fieramente quando è sugli spalti o a casa davanti al televisore per tifare il suo Avellino. A Novara, il 23 settembre 2017, distrusse il cellulare per festeggiare un gol di Matteo Ardemagni: “Ma ne valse la pena per la gioia che provai”.
Soccorso Cresta ha un’altra passione oltre il calcio: il podismo. Il 17 agosto 2020 firmò un’impresa straordinaria quando si mise in viaggio, a piedi, dal Ticino all’Irpinia. Novecento chilometri per ripercorrere il cammino di una vita. Da Lugano a Castelfranci per realizzare un sogno diventato realtà, fare ritorno nel paese in cui è nato partendo dalla città che lo ha adottato quando aveva appena 17 anni e in cui ha trovato lavoro e ha messo su famiglia. Partì i 30 luglio da piazza della Riforma, dove sorge il Municipio della città elvetica dopo aver ricevuto i saluti del sindaco Marco Borradori e gli applausi dei suoi concittadini. Il suo viaggio terminò tra due ali di folla in festa, con l’abbraccio di sua moglie Maria e di sua figlia Simona e quello del secondo sindaco, Generoso Cresta. Toccate, tra le altre, le città di Cantù, Crema, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Cesena, Rimini, Pesaro, Ancona, San Benedetto del Tronto, Pescara, Termoli, Campobasso e Pietrelcina. Al suo fianco il figlio Gabriele, che lo accompagnò in bici durante tutto il tragitto.
A cura di Marco Festa
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