Paulo Azzi, l’esterno del popolo con il sangue verdeoro: ritmo alla Spinazzola e tanto sacrificio
Il calcio brasiliano è un “vizio”, puoi innamorartene o stancartene dopo un minuto: il pallone si presenta con un sorriso e devi rispettarlo, toccarlo delicatamente e dare vita ad una danza: Paulo Azzi ne è un rappresentante. L’esterno del Modena sta contribuendo alla grande stagione degli uomini di Tesser, sia con gol sia con assist. Il suo rendimento è molto alto: è andato sei volte in rete, spesso in modo decisivo.
Esterno alla Spinazzola
Spinazzola ha dato vita ad un nuovo modo di interpretare il ruolo del terzino. Azzi gli assomiglia molto per caratteristiche: è un destro che gioca a sinistra e che punta l’uomo in velocità. Non ha un dribbling nello stretto, ma un cambio di passo che lascia l’avversario sul posto. L’abbiamo visto con il giocatore della Nazionale nelle “notti magiche” prima del suo infortunio.
Hanno uno stile identico ed entrambi sono molto duttili, capaci di giocare sia da terzini sia da esterni a tutta fascia. “Il difensore laterale gioca sul piede forte” – questo è un diktat che utilizzano molti allenatori. Spesso è cosi, almeno per i difensori, non per le ali che giocano a piede invertito per andare al tiro. Ma ci sono delle eccezioni e questi due giocatori sono i professori di questa minoranza.
Azzi, il giocatore del popolo
Dal campionato Paulista ai dilettanti fino alla lotta per la conquista della Serie B. Tutto in silenzio, mai una parola fuori posto, sempre il campo a parlare. Paulo è il giocatore-esempio, il punto di forza per chi aspira a credere sempre in un obiettivo, fino a raggiungerlo, con molta fatica. Nasce a Braganca, dove si respira calcio tra le strade. Una città popolare per il futbol sudamericano, ma ad Azzi serviva qualcosa in più. Gioca per guadagnarsi il merito. Non riesce a farlo subito, esplode dopo un po’ di tempo. Ora Tesser gli sta dando grande importanza nel suo progetto e i risultati si vedono. Spesso per cambiare vita basta trovarsi al posto giusto nel momento giusto e soprattutto con la persona giusta.
A cura di Antonio Salomone