“Se vengo per fare il pensionato, che c***o vengo a fare?”, a lezione da Silvio Baldini
Un uomo di un calcio diverso. Non quello che vive per i soldi. Anarchico, senza pressioni. Un “uomo libero”, si è definito tante volte in conferenza stampa. Silvio Baldini è tornato in panchina. Il Perugia, in Serie B (leggi qui), lo ha accolto. La stessa categoria che aveva conquistato qualche mese prima con il Palermo, vincendo i playoff e compiendo una sorta di miracolo sportivo nel capoluogo siciliano.
Appena arrivato a Perugia, Baldini si è messo subito a parlare con dei tifosi. “Se vengo qui per fare il pensionato, che c***o vengo a fare?”. Nonostante tutto però, la sua avventura è durata appena tre partite. Tre gare e altrettante sconfitte, tanto è bastato per convincerlo a salutare rassegnando le dimissioni per la seconda volta nel giro di tre mesi, dopo quelle al Palermo. “Non voglio mettere in difficoltà il Perugia, non sono in grado di aiutarlo. Non vedo possibilità di vedere le cose a lungo termine con il cuore. È una squadra di bravissimi ragazzi, ma prevalgono gli egoismi. Purtroppo ho sbagliato scelta“. Negli anni però sono state tante le frasi ad affetto. Di quelle che ti insegnano qualcosa, e che ti lasciano senza fiato. Riviviamole insieme.
A tutto Baldini: “I soldi e le donne sono il diavolo per l’uomo”
“I soldi e le donne sono due tentazioni, come il diavolo per gli uomini. Dove ci sono queste due cose si sbaglia sempre“. A ‘lezione’ da Silvio Baldini, che di citazioni colorite ne ha fatte uscire tante dalla sua bocca. Alcune condivisibili, altre un po’ meno. Certamente, l’allenatore di Massa Carrara, fa parte di quella categoria dei “personaggi del calcio”. Nella prima conferenza stampa di presentazione, una volta arrivato al Palermo (dicembre 2021) si era subito affidato al fato e alla Santuzza palermitana: “Santa Rosalia ha voluto che io tornassi qui, 18 anni dopo il destino mi ha richiamato e io sono sicuro di coronare un sogno in questa città”.
“Siete tutti mia figlia, vi guardo come guardo lei”
Stravagante, ma dal cuore tenero. Un uomo come ce ne sono pochi nel calcio. Silvio Baldini, dopo un pareggio rimediato dal suo Palermo contro la Paganese (2-2) si era sfogato duramente: “Mia figlia è disabile, molti la guardano come un mostro. Ma per me è bellissima. Io guardo voi (i giocatori, ndr) con gli stessi occhi”. La stessa figlia che poi ha chiamato in causa quando la Serie B era stata ormai raggiunta: “Grazie a lei abbiamo raggiunto il traguardo, ho detto a tutti i miei giocatori che erano come mia figlia Valentina: degli eroi“. E a proposito di Potenza, Baldini dichiarò in esclusiva al Tgr Sicilia: “Devastai lo spogliatoio ed ebbi problemi di salute. Ero affaticato”.
“Non me ne frega di questo mondo, voglio solo godermi la famiglia e gli amici”
Il senso della vita, in poche parole. Baldini, a volte, ha insegnato l’umiltà attraverso le sue parole. Ha spiegato cosa è il “percorso” e non il risultato. Ha chiarito cosa conta di più nella propria esistenza e in quella di ognuno di noi: “A me della vittoria o della sconfitta non me ne frega nulla – aveva detto dopo Palermo-Triestina, gara valida per l’andata degli ottavi di finale dei playoff – Io voglio sognare, voglio essere libero, non me ne frega di questo mondo. Voglio solo godermi i miei amici e la mia famiglia. L’importante è il percorso”.
“Lo abbiamo fatto sposare sì, e segnerà pure”
E arriviamo alla dichiarazione più importante. Forse una che tra le tante, mette in vetrina tutta la sua umanità. Quella che gli ha permesso di entrare nel cuore dei tifosi palermitani e non solo. La settimana è quella che porta a Palermo-Padova, finale di ritorno dei playoff promozione. Brunori, goleador della squadra siciliana, si sposa venerdi. Sabato si gioca. I media attaccano: “Possibile distrazione”.
Baldini risponde, da “padre”: “Non potevamo non fare felice il ragazzo. Lui voleva sposarsi e quindi perchè io devo farlo giocare nervoso con la consapevolezza di non farlo sposare con la sua ragazza? Lui contro il Padova sarà felice, non avrà pensieri per la testa, perchè ha fatto quello che voleva fare. E contro il Padova segnerà pure. Siamo tutti contenti per lui”. Detto, fatto: Brunori batte il rigore decisivo contro i biancorossi e manda il Palermo in Serie B a 4 anni dal fallimento societario. Una promessa, una delle tante. Come quando disse all’italo-brasiliano: “Tu farai 30 gol”. Ne fece 29 in stagione, ma ci è andato vicino. Un uomo vicino ai deboli, un signore che vive di sogni e di passione. Ora è pronto per la sua nuova avventura in Serie B, destinazione Perugia.
“Se vengo qui per fare il pensionato, che c****o vengo a fare?”
Diretto, senza troppi giri di parole. Silvio Baldini al suo arrivo a Perugia ha incrociato lo sguardo di un piccolo gruppo di tifosi. Prima una stretta di mano, poi le prime parole alla nuova piazza. “Non ho ancora i capelli bianchi ma manca poco, quindi ci si avvicina verso la fine. Se io vengo qui per fare il pensionato, che c***o vengo a fare? Andiamo in Serie A, ma se non ci dovessimo riuscire, almeno ci abbiamo provato. Non dire che ci dobbiamo salvare. Adesso va detto ai ragazzi. Calci nel c**o? No, è necessario usare le parole giuste, sennò vuol dire che sono asini”. L’avventura a Perugia è, però, già giunta al termine. “Per rispetto per me stesso la mia avventura è finita. Questo è un gruppo di bravissimi calciatori, ma la famiglia non c’è. Ognuno pensa per per se stesso. Ho visto molte superficialità, molti personalismi e molte cose che non mi piacciono, con tanta gente che si sente importante solo se è titolare“, le parole con cui ha spiegato il suo addio.
A cura di Manuele Nasca