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Baldini, una storia d’amore alla Carrarese: un uomo “anarchico” con il cuore in mano

“Le emozioni sono i grandi capitani della nostra vita”Silvio Baldini a Carrara lo ha dimostrato, prendendo in mano una squadra con amore e con grande umiltà. L’allenatore tornerà ora in gioco con il Palermo, che ha puntato su di lui per cercare una scossa e tentare la risalita in classifica. La sua storia con la Carrarese parte da lontano: dal 1995, alle prime armi in panchina, fino al ritorno nel 2017, da assoluto protagonista.

“Una squadra operaia, che lotta contro il capitalismo moderno”

Baldini spiazzò tutti con il suo ritorno in toscana e ancora di più con le sue scelte. Un allenatore “anarchico” che ricordiamo molto bene per il suo calcio a Mimmo Di Carlo in un Parma-Catania, ma anche con un animo buono come dimostra la sua scelta non percepire stipendio con la Cararrese. Quando firmò per la squadra toscana decise soltanto di inserire una penale in caso di esonero e un bonus in caso di promozione: Settantamila euro di stipendio non mi cambiano la vita: abito a quattro chilometri dallo stadio ed è un’emozione vedere sugli spalti le persone che incontro per strada. Mi sembra di essere tornato agli inizi, quando vivevo il calcio come gioia e non come ossessione. Voglio essere libero e non rendere conto a nessuno”.

Il suo arrivo coincise con un periodo brutto, con il fallimento sfiorato con alla guida della dirigenza Buffon. L’uomo giusto al momento giusto, che raggiunse una tranquilla salvezza e per due volte i playoff, perdendo al secondo turno la prima volta e uscendo di scena ai quarti di finale nel secondo tentativo. Con la coppia Tavano-Maccarone ha fatto sognare Carrara e ha centrato la seconda posizione in classifica, perdendo però in semifinale ai playoff. Nel corso della stagione ha superato anche quota 100 vittorie in Serie C.

Gli alti e bassi alla Carrarese

Sono stati decisamente di più gli alti a contraddistinguere la seconda vita di Baldini con la Carrarese. La Serie B sfiorata e accarezzata, una figura che ha ridato armonia alla città, cambiando l’umore della gente. L’altalena delle emozioni incontra anche momenti bui, il primo il 21 marzo 2021 quando decise di rassegnare le dimissioni, rifiutate poi dal club, dopo la sconfitta contro la Giana Erminio. La società costrinse i giocatori a prendersi la responsabilità dei brutti risultati e il capitano Giovanni Foresta lo fece in prima persona. Dopo poche settimane, la sconfitta contro l’AlbinoLeffe portò l’allenatore a chiedere nuovamente la separazione dal club. Questa volta la Carrarese decise di salutarlo e ringraziarlo. Ora Baldini ripartirà da Palermo e il calcio riavrà una figura di spicco.

A cura di Antonio Salomone

Redazione

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