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Bari, Di Cesare punge l’Avellino: “Non ci ha mai rispettato. Noi in B, loro restano in Lega Pro”

Bari-Avellino non finisce più. Sicuramente non al gol di Maita, che domenica ha steso i campani in un San Nicola quasi da record. 90′ in cui è successo di tutto fra la capolista già promossa in Serie B e la quarta forza del campionato, che si prepara a vivere dei playoff da protagonista. Dal ritorno del trenino alla rissa nel finale, che ha portato alle espulsioni di Pane e Gautieri. Nel post gara poi le parole del capitano Valerio Di Cesare a Radio Bari: “L’Avellino non ci ha mai rispettato. Noi abbiamo fatto i complimenti alla Ternana lo scorso anno, loro non hanno avuto lo stesso atteggiamento con noi. Però alla fine loro restano in Lega Pro, noi abbiamo dimostrato di essere i più forti dalla prima all’ultima giornata e ce ne andiamo in Serie B“.

Da Polito a Di Cesare: quanti sassolini per il Bari

Di Cesare non è il primo a togliersi qualche sassolino dalle scarpe per quanto riguarda il Bari, che ha vinto il proprio girone e che ha poi avuto da dire qualcosa alle sue rivali: “All’inizio Avellino e Catanzaro erano le favorite, avendo chiuso entrambe l’anno scorso al secondo posto – le parole del direttore Ciro Polito nella conferenza della scorsa settimana – Erano in vantaggio, avevano tempo di lavorare e speso tantissimi soldi come ha fatto anche il Bari. Sarà più bello pensare a casa propria che a casa degli altri. Siamo stati gli unici a non parlare mai degli altri. Avellino e Catanzaro hanno pensato sempre al Bari.

Il direttore Polito conferma Mignani nella conferenza stampa show

La maglia sfottò di Pucino

Tra le tante celebrazioni del Bari dopo la promozione aritmetica ottenuta sul campo del Latina, non è passata inosservata quella di Raffaele Pucino. Il difensore biancorosso si è infatti fatto fotografare con una maglia riempita con alcune delle frasi raccolte nel corso degli ultimi mesi e pronunciate da avversari del Bari. Da Zdenek Zeman del Foggia (“Bari primo ma la Turris gioca meglio“) passando per Silvio Baldini del Palermo (“I tanti punti del Bari stimolanti per fare una grande rimonta“) e Walter Novellino della Juve Stabia (“L’Avellino può ancora vincere la categoria perché il Bari ha grossi nomi, di qualità ma non mi sta entusiasmando“). Fino ad Antonio Calabro, sulla panchina del Catanzaro fino a fine novembre. Nessuno è stato risparmiato.

Redazione

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