Indizio: nelle ultime tre partite in cui il Bari non ha incassato gol in campionato, due volte Daniele Celiento era in campo dal primo minuto. È successo il 29 settembre nel 2-0 sul campo del Messina, è successo nell’ultimo turno di campionato nel 2-0 del San Nicola contro la Vibonese. Nel mezzo, ci sono stati l’1-0 contro il Monopoli e altri sei incontri in cui Frattali ha sempre incassato gol, in particolare nelle due sconfitte in trasferta contro Virtus Francavilla (3-0) e Juve Stabia. Dato dal valore relativo, che racconta però come l’ex difensore del Catanzaro si stia rimettendo in carreggiata dopo un 2021 vissuto sempre in salita.
Già, perché quella contro la Vibonese è stata per Celiento solo la seconda presenza da titolare (su 7) di questa stagione, addirittura la sesta in tutto il 2021. Un anno da cancellare. Avviato con un problema al ginocchio, passato per un rientro tra febbraio e marzo, con Massimo Carrera che intanto era subentrato a Gaetano Auteri in panchina, e proseguito con un ritorno ai box fino all’apparizione dal primo minuto nella gara playoff del San Nicola contro la Feralpisalò, coincisa con l’eliminazione della squadra (tornata intanto nelle mani di Auteri) dagli spareggi promozione. Anticamera a un’estate trascorsa lontano dalla squadra. Mentre il Bari affrontava il ritiro (e i contagi da Covid-19) a Storo, Celiento sudava verso il rientro in una clinica di Roma. Settimane di lavoro, fino al ritorno in gruppo. “Sarà prezioso per noi” era stato il manifesto di Mignani. Che lo ha aspettato e adesso, complice il grave infortunio a Di Cesare e la squalifica di Gigliotti, lo ha rilanciato da titolare accanto a Terranova contro la Vibonese. Prestazione attenta, porta blindata dopo sei turni dall’ultima volta e sorrisi.
Quelli che Celiento – nato e cresciuto calcisticamente nel Napoli, dove ha anche centrato la finale Primavera del 2013 poi persa con la Juventus – ha affidato a Instagram: “Avanti senza mai fermarsi” il suo messaggio all’indomani della vittoria sulla Vibonese. Mentalità di chi a 27 anni sa di essere nel momento clou della carriera e vuole tornare determinante come nella prima parte della scorsa stagione.
Aveva giocato 16 delle prime 17 partite di campionato, tutte da titolare, segnando anche tre reti, due delle quali decisive nella vittoria per 3-2 sul campo della Cavese. Una sfida morale, unita una di natura tattica: dimostrare di poter essere determinante anche da centrale nella linea a 4 e non più solo come componente della difesa a 3. Sognando la vetta della C e il salto B, quella categoria mai toccata sin qui.
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