Bari, De Laurentiis: “Ricorso in atto sulla multiproprietà. È l’unico ostacolo verso la Serie A”
Il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, ha toccato tante tematiche sul futuro della squadra in conferenza stampa, senza risparmiare complimenti, ma tenendo i piedi per terra: “Siamo un treno che è partito a velocità massima grazie al carbone innestato dal suo capotreno, l’allenatore Michele Mignani. Ad ora non abbiamo raggiunto nessun risultato. Ci sono tantissime trappole, il campionato è lungo e difficile e anche gli equilibri possono essere ribaltati semplicemente. Abbiamo un gruppo di calciatori ambiziosi, che vogliono affrontare il campionato a petto in fuori. Sono sicuro che potremo superare ogni difficoltà con serenità”.
Ha proseguito poi con altri complimenti a Mignani: “La cosa più impegnativa fatta dal nostro allenatore è stata quella di non giocare quasi mai con la stessa squadra, per questo ci vogliono gli attributi e io in questo lo ammiro. Bisogna dare un esempio al gruppo, ai giocatori”.
Sul derby con il Taranto e i prossimi impegni
La gara con il Taranto è tra le più attese dell’anno per il Bari. Un derby che manca da 29 anni, De Laurentiis ne ha parlato così: “E’ un momento storico, due città che si ritrovano dopo tanto tempo. Mi auguro di vedere tanti spettatori, un’altra sfida importante con punti pesanti in palio. Mi spiace sempre quando nel mondo del calcio non è permesso a tutti i tifosi di godersi la partita sugli spalti (qui la storia di un tifoso)”. In vista anche dei futuri impegni, De Laurentiis è sincero: “Intanto penso a Taranto e Palermo e vorrei sei punti in queste due partite. Sicuramente sarebbe fondamentale, gli scontri diretti valgono doppio. Poi è chiaro che vorrei nove punti di qui a fine 2021″
Il ricorso sulle multiproprietà
I sogni e le ambizioni del presidente De Laurentiis sicuramente non si fermano solo alla Serie C: “Bari in Europa come vision? Dipenderà dal futuro di questa squadra, ora pensiamo ad arrivare in B e a far crescere il valore di questo team che possa essere d’appeal per il futuro e per future proprietà, che magari possano portarla in Europa. Abbiamo un ricorso in atto contro il provvedimento che comporta una deadline per la cessione del titolo sportivo, il che potrà portarci a superare l’unico ostacolo nei nostri piani, che coincidono con l’approdo in Serie A“.
L’alternativa sarebbe la cessione del Napoli: “Questo potrebbe accadere, oggi ci sono fondi molto importanti in giro. Dipende tanto anche dal mondo e da come evolveremo nei prossimi anni. Questo è difficile da capire in questo momento”.