Bari, Di Cesare: “Io sono pronto, dobbiamo stare tranquilli. Destino nelle nostre mani”
“Può essere il mio momento? Non lo so, da quando sono tornato mi sono allenato sempre bene e la priorità era ritrovare il ritmo dopo l’infortunio. La cosa importante sarà farsi trovare pronto, ora non conta chi gioca”. Parola di Valerio Di Cesare, capitano del Bari che ci ha messo meno di 100 giorni per recuperare da un crack: quello al collaterale del ginocchio.
La squadra di Michele Mignani guida il girone C di Serie C con 52 punti, a +7 sul secondo posto difeso da Virtus Francavilla e Catanzaro. “A inizio stagione avrei pagato per stare a +7 sul secondo posto – ammonisce il capitano, 150 presenze con il Bari – questa squadra ha dimostrato di avere valori sia tecnici che umani. L’ansia da prestazione devono averla gli avversari, non noi”.
Bari, Di Cesare: “Superare l’infortunio non è stato facile, ho anche pianto”
Nello specchietto retrovisore di capitan Di Cesare ci sono tre mesi di duro lavoro per tornare in campo: “Le motivazioni sono sempre le stesse, anzi anche di più rispetto a quando ero giovane. Il primo mese non è stato semplice, ho pianto più di una volta. Era un infortunio che non ci voleva – ricorda – poi andando in campo ho capito che potevo farcela. Stare lontano dal campo e dai miei compagni è stato davvero duro”. La squadra invece arriva dal pareggio di Monopoli: “Siamo in un momento delicato e conta l’obiettivo finale, il gruppo è quello di prima e tutti tirano la carretta. Sappiamo cosa ci stiamo giocando, non c’è nessun mal di pancia – sottolinea – Dopo l’espulsione di Borrelli il Monopoli si è difeso in 10 dietro la linea della palla. Il punto di Monopoli ci sta, forse quello che stona è la sconfitta sul Messina”.
Prossima tappa, Torre del Greco. Di fronte i due migliori attacchi del campionato, con 43 reti a testa: “Sarà una partita difficilissima contro la squadra che più di tutte mi aveva impressionato all’andata – ammonisce Di Cesare – hanno giocatori forti e veloci in attacco. Nella partita secca sono molto fastidiosi ma concedono anche tanto. Però nel girone di ritorno anche l’atteggiamento delle squadre cambia. Hanno perso tre partite consecutive? Non conta”.
150 con il Bari: “Traguardo inatteso, non me l’aspettavo”
Sono 150 le partite di Di Cesare con il Bari: “Non mi aspettavo di raggiungere questo traguardo: è la squadra in cui ho giocato più partite in carriera. Penso di aver dimostrato quanto tengo a questa maglia con i fatti. Sono sceso in D e ho dato un segnale a mio modo. Non ho bisogno di dare segnali sui social. Sono fatto così. Voglio chiudere la carriera qui a Bari: vedremo se sarà tra tre mesi, ora nemmeno ci penso”. Per guardare al futuro oltre il campo è ancora presto: “Ho già in testa quello che vorrei fare ma credo non sia ancora arrivato il momento di fermarsi sul campo – garantisce Di Cesare – sento dentro di me il fuoco per andare avanti”.
A cura di Luca Guerra