Novanta minuti, coincidenti con la trasferta di Supercoppa a Modena, separano il Bari dal termine di una stagione che comunque vada sarà quella del ritorno in Serie B a quattro anni dall’ultima volta. Tra i giocatori che guardano con curiosità all’ultima curva dell’annata sul campo ci sono sicuramente Walid Cheddira e Alessandro Mallamo: protagonisti con energia, qualità, gol e assist del salto di categoria ma dal futuro ancora da decifrare. E non per dei dubbi sulle loro potenzialità, quanto perché il loro cartellino non è di proprietà del club biancorosso.
“Parlare di restare a Bari ora non è facile, non so ancora niente. Di certo mi farebbe piacere perché è una piazza bella, importante, calorosa”. Così parlò Alessandro Mallamo il 6 aprile 2022. Il Bari era in B da tre giorni e il centrocampista classe 1999 scuola Atalanta era stato ospite con Ricci e Cheddira di una festa di quartiere organizzata dall’associazione Tiberini e La Formica. Arrivato in biancorosso nell’ultimo giorno di mercato e in silenzio, Mallamo si è presto dimostrato tra gli uomini di maggiore affidamento per Mignani: in stagione ha messo insieme con il Bari 33 presenze, 17 delle quali da titolare e con 2 gol e altrettanti assist.
Da mezzala, trequartista o addirittura da regista, questo 23enne con faccia e modi da bravo ragazzo ha dimostrato sul campo perché nel suo curriculum ci sono già 51 presenze in B con Pordenone e Juve Stabia. Quella B rifiutata nell’estate 2021, preferendo Bari a Cosenza, e ritrovata nove mesi dopo. In Puglia è in prestito dall’Atalanta ma il club biancorosso sta già studiando una formula per prorogare l’esperienza a Bari di Mallamo, che nel curriculum ha anche la vittoria dello Scudetto Under 17 contro l’Inter di Pinamonti. “Abbiamo ottimi rapporti con Atalanta e non credo ci ostacoleranno -ha ammesso in tempi recenti sul suo conto il direttore sportivo Ciro Polito – sono fiducioso di poterlo tenere con noi”. E in B, dato da non sottovalutare, Mallamo sarebbe anche inseribile in lista Under, dato non valido per Cheddira.
2050 minuti, meno solo di pilastri come D’Errico, Terranova, Antenucci, Frattali e Maita. La presenza in campo racconta già come Walid non sia stato un comprimario nel Bari 2021/22. Nel suo score personale ci sono sei reti (sarebbero sette considerando anche quella segnata al Catania), tre assist e due rigori che si è procurato con le sue giocate. Con un mantra: testa bassa e pedalare. Cheddira, arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Parma, lo ha applicato sul campo. Colpendo soprattutto a campo aperto con le sue cavalcate in velocità. Doti abbinate alla capacità di mettersi a disposizione del gruppo: il 24enne italo-marocchino ha sempre accettato tutte le decisioni di Mignani, che lo ha schierato 36 volte tra l’undici titolare e gli inserimenti a gara in corso. E con Antenucci ha formato una “strana coppia”, fatta di 21 gol in due e con tre assist serviti per altri compagni (due li ha recapitati invece Wal sui piedi di Antenucci). Firma su 24 gol, il 46% del fatturato biancorosso in campionato. Per il numero 11 c’è un diritto di riscatto fissato con il Parma, che il Bari discuterà a giorni.
Magari con un gol a Modena sabato in Supercoppa “Walino” (diminutivo barese di Pasquale), come i tifosi biancorossi hanno ribattezzato Cheddira, darebbe anche un calcio verso la Puglia al suo futuro. Mallamo e Cheddira, Cheddira e Mallamo. A Bari i tifosi li hanno apprezzati e vorrebbero continuare a vederli in biancorosso anche in B.
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