“Bari è una piazza ambita, stiamo alla finestra e stiamo a guardare. Non ci faremo trovare impreparati”. Michele Mignani non ha dubbi: l’allenatore del Bari interpreta il calciomercato di gennaio come una lunga e paziente attesa. Lo spiega ai microfoni di RadioBari, radio ufficiale del club che guida la classifica del girone C di Serie C a +7 sul Monopoli secondo. La ripresa dei giochi, fissata al momento al 23 gennaio con la sfida casalinga contro il Catania, è distante 13 giorni ma la testa è già sul pezzo. “Sono convinto che il gruppo rimanga compatto – aggiunge l’allenatore – un paio di ragazzi non sono contenti del minutaggio, ma sono professionisti e si allenano sempre al massimo. Ci parleremo e valuteremo. Tenere in squadra degli scontenti non ha senso, ma deciderà la società”.
L’allenatore si è anche espresso sul rinvio dello start del campionato nel 2022 per i tanti casi Covid nei club di C: “Posticipare è stata la scelta giusta – sottolinea – ricomincerà un altro campionato, il girone di ritorno è più complicato. Sarà un vero punto interrogativo“. Covid che non ha risparmiato il Bari: al momento sono cinque i positivi nel gruppo squadra. “Abbiamo rivissuto la situazione del ritiro (il Bari ebbe 11 positivi, ndr) – ricorda Mignani – siamo andati avanti con allenamenti individuali. Ora ci siamo riuniti e cerchiamo di tener vivo il gruppo con lavori atletici e tattici. Ho I giocatori stanno bene, i positivi devono però negativizzarsi e a casa non possono fare molto”.
Al lavoro c’è anche capitan Valerio Di Cesare, pronto a tornare in gruppo dopo tre mesi di stop: “Lo aspettiamo, per noi è importate: ha lavorato tanto in questo periodo. Tra poco si unità al gruppo, poi servirà tempo per ritrovare condizione e certezze”.
Inevitabile parlare di mercato e delle parole di stima del ds Ciro Polito a LacasadiC.com (“Gli devo molto, ha visto oltre e devo dimostrare che il suo coraggio ha avuto ragione”). Sarà un Bari “vigile – spiega Mignani – ci possono essere opportunità e qualche scontento può chiedere di andare via. Un vice Botta? Non lo cerchiamo. Lui forse è un pezzo unico per caratteristiche, ci sono giocatori diversi come Citro, Marras, Di Gennaro, gli stessi Scavone e Mallamo con diversa interpretazione che possono giocare lì“. Un pensiero anche per i tifosi: “Per me è un onore e orgoglio allenare questa squadra e questa piazza e spero che la gente ci stai apprezzando per il nostro lavoro e sia sempre al nostro fianco”.
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