Sette punti nelle prime quattro partite del 2022, media di 1.75 per gara. Sei gol al passivo negli ultimi 360 minuti giocati, uno e mezzo per partita. La sensazione che l’anno solare sul campo non sia partito a giri altissimi così come si era chiuso il 2021. Il Bari resta ben saldo in vetta (+8 sulla Virtus Francavilla, + 9 su Catanzaro, Monopoli e Avellino) ma tra le tante luci del primato della squadra di Michele Mignani si fa largo qualche piccola ombra. Alimentata dall’1-2 contro il Messina, prima sconfitta casalinga stagionale in campionato per Antenucci e compagni. Per ritrovare quella marcia che aveva fruttato 44 punti nelle prime 20 partite della competizione, allora, Mignani si affida anche ai possibili recuperi.
Impossibile voltare le spalle verso l’infermeria e non soffermarsi su due nomi: Ruben Botta e Alessandro Mallamo. Trequartista con licenza di svariare per il campo il primo, “tuttocampista” (per definizione del ds Polito e dello stesso allenatore) il secondo. Botta è stato titolare dalla seconda giornata fino al 23 gennaio, data del ko al menisco del ginocchio sinistro contro il Catania. Uscito lui, il Bari ha cambiato marcia: e non solo per i 4 gol e 6 assist assicurati dal numero 10, quanto per la qualità che il suo sinistro fuori categoria sa alimentare. Il day after Bari-Messina è stato quello del suo ritorno al lavoro con parte del gruppo. Segnali di un rientro che potrebbe maturare prima del mese preventivato. Chi sta bruciando le tappe accanto a lui è Mallamo: a segno contro la Paganese domenica 30 gennaio, al Torre era stato costretto a uscire nell’intervallo per una contusione. Titolare in 5 delle ultime 6 uscite del Bari, vice-Botta per una domenica, ha messo nel mirino il derby di sabato a Monopoli.
Terzo e ultimo volto in uscita dall’infermeria è Daniele Paponi. Stagione divisa in tronconi, quella dell’esperto attaccante classe 1988. Mai titolare fino a metà novembre, inamovibile fino a Natale, con un contributo fatto di 3 reti e tante spallate utili per la squadra.
Nel 2022, complice un guaio al polpaccio, non ha ancora messo piede in campo. La luce in fondo al tunnel è vicina anche per lui, pronto a rimpolpare un attacco che accanto al top scorer Antenucci (13 gol sin qui) non ha ancora trovato un partner in crime stabile. Lo era stato spesso fino a fine ottobre Simone Simeri: 4 gol nei primi due mesi di campionato, mai titolare dal 6 novembre in avanti. La sua parabola attende di risalire, passando per quella continuità mai trovata nelle prime quattro giornate del 2022, quando è sempre subentrato senza però incidere anche a causa dello scarso minutaggio.
Poi c’è il calciomercato: quello di gennaio ha visto il Bari salutare sette giocatori, alcuni dei quali mai impiegati (Semenzato, Bolzoni, Andreoni) o ai margini (Lollo e De Risio) del progetto, e accoglierne tre. Raffaele Maiello è stato titolare contro Paganese, Monterosi e Messina mentre da Cristian Galano – in campo per 25′ contro i siciliani ma senza incidere – e Gianvito Misuraca ci si attende altre controprove. Gli sarà chiesta qualità ed esperienza: doti fondamentali per portare il Bari a gestire un vantaggio imponente ma non eccessivamente rassicurante. Quello che separa dal salto in B.
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