Dopo la sconfitta di Francavilla Fontana è tempo di conferenza stampa per il direttore sportivo del Bari Ciro Polito. I biancorossi di Mignani sono primi nel girone C di Serie C con 24 punti dopo 11 giornate e sabato prossimo attendono al San Nicola il Catanzaro, secondo in classifica, per uno scontro ad alta quota. Ecco le parole del ds biancorosso.
Ritiene che occorra riflettere a lungo sulla sconfitta di Francavilla Fontana?
“Per me non siamo pervenuti domenica. Può succedere, speriamo che sia successo adesso e non succeda più. Si può perdere ma abbiamo perso male. Questo è uno schiaffone e magari può fare anche bene. Sabato abbiamo una partita importante e la affrontiamo con il nostro consueto furore agonistico”.
Polito, avete ragionato sulle cause della sconfitta del Bari contro la Virtus? Potreste averla sottovalutata o c’è stato un calo fisico contro una squadra più giovane?
“Io avevo un brutto presentimento alla vigilia e mentre andavo al campo dicevo al mio collaboratore di non sentirmi sereno. Loro avevano talmente tante assenze che partite del genere ti portano a dare tutto quello che hai e anche di più. Ci hanno raddoppiato e triplicato su ogni pallone. Non salvo niente di domenica. Non ci dimentichiamo però che siamo a +4 sulla seconda. Ce lo saremmo augurati tutti a inizio stagione dopo 11 giornate. Dico solo che è stata fatta una partita in cui non ho riconosciuto il mio Bari”.
Quanto conta che un ds ci metta la faccia in questo momento, dopo la prima sconfitta in campionato?
“Quello che è stato fatto prima a me poco interessa. Di certo posso dire che non darò mai spazio a nessuno per rilassarsi. Dobbiamo andare il più avanti possibile su questo percorso per riportare il Bari dove merita”.
Molti ipotizzano il fatto che il ko del Catanzaro possa aver portato la squadra a un calo di tensione domenica: lei è stato calciatore. Esiste questa chiave di lettura?
“Per me assolutamente no. Anzi, la sconfitta di un avversario può spingerti solo a dare di più: è arrivata una sconfitta e non ci sono alibi. Abbiamo perso male: se mi mettessi a parlare di campo sintetico, terreno di gioco stretto e affini non sarei credibile. Io mi aspetto qualcosa in più da tutti: Terranova, Botta, Antenucci, ci sono tanti leader tecnici ed emotivi e mi aspetto di più da tutti rispetto a quanto visto domenica”.
Cosa ha detto lunedì a squadra e mister?
“Che non ci possiamo permettere di abbassare la guardia e perdere quel furore agonistico che ci ha portato a vincere le partite. Domenica abbiamo giocato solo col nome, abbiamo preso tre schiaffoni nel muso e di questo tutta la squadra deve essersi resa conto. Lunedì mattina eravamo tutti qui a Bari ed erano tutti dispiaciuti. Questo è l’ultimo giorno in cui si parla dell’evento di domenica scorsa”.
Si è spiegato la regressione dell’ultima partita?
“Quello che vedo è che contro il Bari tutti aumentano le proprie forze a dismisura. Non è un campanello d’allarme ma una sconfitta che fa parte del gioco. Affronteremo la seconda, forse quella che da tutti era preventivata come la favorita. Strada facendo abbiamo fatto risultato e affronteremo la partita con il piglio giusto”.
La partita contro il Catanzaro è già un crocevia?
“Secondo me è una delle migliori squadre del girone insieme a qualcun’altra. Sta mantenendo le attese e secondo gli addetti ai lavori era una delle più quotate. Affrontiamo una squadra forte e dobbiamo giocare da Bari”.
Di Gennaro come sta? A che punto è il suo rientro? Scavone è passato da partente a quasi insostituibile: è un esempio per il gruppo?
“Di Gennaro è una mia scelta come tutte le altre: mi aspetto tanto da lui, purtroppo alla prima occasione ha preso una brutta botta e ora deve riprendere la condizione per rendere al meglio e scendere in campo dal primo minuto. A Scavone abbiamo offerto di rimanere dopo due giorni di ritiro. Lui ha colto l’occasione di restare con noi ed è stato sempre saldo al suo posto. Ha dimostrato che a parlare è sempre il tappeto verde. Con i numeri si è portato la gente dalla sua parte e per me questo è un enorme piacere. La sua assenza si è sentita”.
Non è stato un avvio fortunato per il Bari con gli arbitri?
“Non mi piace parlare di arbitri e torti: abbiamo subito almeno 8-9 episodi contro e questo inizia a darmi fastidio. A Francavilla abbiamo strameritato di perdere ma in altre partite che abbiamo vinto ci sono stati episodi strani. Non vogliamo quello che non è nostro ma quello che ci spetta, che ci venga assegnato. Con gli arbitri non si può parlare e spero ci possa essere modo saltuariamente di avere dei confronti. Chiediamo rispetto”.
La partita contro il Catanzaro è la migliore per voltare pagina?
“La gente ci ha applaudito a fine partita, ora sta ai ragazzi dimostrare di meritare tutto questo affetto. Sabato abbiamo una gara da 6 punti e sono certo che quello che scenderà in campo sarà il nostro Bari”.
Piccolo paradosso: un punto in due partite nel momento di maggior entusiasmo della piazza.
“Non sono certo aspetti collegati. Sono convinto che critiche e applausi siano due volti della stessa medaglia e la gente ha pieno diritto di esprimerle. Noi dobbiamo solo pensare a giocare a calcio e meritare il miglior risultato possibile”.
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