Michele Mignani allenatore del Bari nel prossimo campionato di Serie B? Ciro Polito non ha alcun dubbio. In conferenza stampa il direttore sportivo biancorosso ha esibito rispondendo a precisa domanda un foglio bianco con la sua risposta scritta a penna: “Mignani mister del Bari“. Un concetto inequivocabile: “Sarebbe un’apoteosi non confermare Mignani. Ha dimostrato quanto vale e ha meritato la riconferma. Non eravamo amici prima che arrivasse a Bari ma ne ho apprezzato l’uomo e il professionista. L’ho seguito dai tempi di Siena e ho sempre ammirato la fase difensiva delle sue squadre: quando si è trattato di scegliere, ho pensato fosse l’allenatore giusto. Quando l’ho chiamato lui era a Genova e ci siamo incontrati a Roma: ci ho parlato mezz’ora e gli ho detto che al massimo avrei incontrato un altro allenatore. Poi ho scelto lui. Avevo le idee chiare. Ha confermato quello che pensavo”. Un’ulteriore conferma del legame già messo nero su bianco in una clausola contrattuale, che prevedeva il rinnovo automatico del contratto per l’allenatore in caso di salto di categoria.
Poi per Polito è arrivato il momento delle bordate alle rivali principali: “Per quanto riguarda i sassolini ne ho talmente tanti che due scarpe non bastano. All’inizio Avellino e Catanzaro erano le favorite, avendo chiuso entrambe l’anno scorso al secondo posto. Sono partiti con lo stesso organico e lo stesso allenatore della scorsa stagione e hanno inserito dei giocatori. Hanno potuto programmare molto prima di noi quindi toccava al Bari alzare il livello. Nella prima partita di campionato ha giocato Sabbione che aveva già giocato a Pordenone. Erano in vantaggio, avevano tempo di lavorare e speso tantissimi soldi come ha fatto anche il Bari. Sarà più bello pensare a casa propria che a casa degli altri. Siamo stati gli unici a non parlare mai degli altri. Avellino e Catanzaro hanno pensato sempre al Bari.
Polito parla senza freni: “Braglia perde la partita a Catanzaro e dice che possono recuperare perché noi avevamo perso. Nel calcio occorre fare i fatti. A me piacerebbe che la gente nel calcio dicesse le cose che sono giuste. Ho sentito addirittura che la differenza tra Bari e Catanzaro è in un calcio di rigore. Il Catanzaro ha avuto con il Catania un rigore fuori area di un metro e mezzo, ad Andria non ha avuto un rigore contro netto e si parla dei rigori del Bari. Se poi un rigore vale 13 punti, vuol dire che facciamo uno sport differente. Mi spiace per Pelliccioni e per Foresti: noi abbiamo dimostrato di essere superiori a tutto e tutti”.
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