Bari, il “sentimento fantastico” del 2022 e le certezze per il nuovo anno: tra record, traguardi e legami
Il Bari ha salutato il 2022 come l’anno più proficuo dell’era De Laurentiis. Oltre alla promozione in Serie B da vincitrice del Girone C di Serie C, il traguardo extra-campo guadagnato dai biancorossi si rispecchia nella sinergia con la piazza. Il 2022, infatti, è stato l’anno in cui il Bari ha ritrovato un elemento che storicamente ha rappresentato una certezza per il club, ma assente – solo fisicamente – negli anni della pandemia: il contatto con i tifosi. Il Bari è tornato a vincere e la piazza ha ricominciato a far brillare il San Nicola: una proporzione che si può leggere in qualsiasi ordine, riassunta in un’osmosi assoluta tra calcio e tifo, con numeri incredibili per la Lega Pro e la Serie B.
A dare vita a questo entusiasmo è stata una squadra costruita con estrema cura dal DS Ciro Polito e regalata all’allenatore Michele Mignani, che con martello e scalpello ha dovuto limare i dettagli. Anche loro hanno brillato durante l’anno, dando ai biancorossi la svolta tanto attesa dai baresi e da Luigi De Laurentiis. Il sodalizio tra i due è un’altra delle certezze da cui il Bari potrà ripartire per il futuro.
Bari, che numeri in casa! Il San Nicola è il fortino da cui ripartire per il 2023: 360.000 presenze durante l’anno
L’entusiasmo nato in Serie C era solo la prima scintilla; il fuoco biancorosso ha continuato a divampare per tutto il resto dell’anno sugli spalti del San Nicola. I numeri del Bari nelle partite casalinghe del 2022 sono stati fuori da ogni portata per le categorie in cui la squadra pugliese ha mosso i suoi passi.
In Lega Pro, infatti, il club biancorosso ha mantenuto una media di 13.000 spettatori a partita durante la seconda parte della scorsa stagione, toccando picchi da record. Basti pensare ai 24.332 tifosi accorsi in massa al San Nicola nella gara contro la Fidelis Andria, in occasione di quello che rappresentava un match point per il campionato, rimandato poi alla settimana successiva. Il primato stagionale della regular season è stato raggiunto però nell’ultima gara contro il Palermo, quando si sono registrati 25.872 ingressi.
In Serie B nessuna incertezza, anzi. Il Bari si è voluto presentare fin da subito a voce e testa alta, dando continuità a quelli che erano stati i numeri sul finale della stagione precedente – e superandosi. Dai 35.377 alla prima in casa della stagione contro il Palermo ai 48.877 spettatori presenti in occasione del boxing day contro il Genoa: statistiche pazzesche per un legame storico che è tornato a consolidarsi grazie all’operato del club. Il totale? 360.002 presenze nel 2022, un numero vertiginoso destinato solamente a crescere il prossimo anno.
Di seguito le migliori 6 partite del 2022 per presenze al San Nicola, in cui rientrano anche due gare di Serie C:
- Bari-Genoa, Serie B, 48.877 spettatori
- Bari-Ternana, Serie B, 38.800 spettatori
- Bari-Palermo, Serie B, 35.377 spettatori
- Bari-Ascoli, Serie B, 31.570 spettatori
- Bari-Palermo, Serie C, 25.872 spettatori
- Bari-Fidelis Andria, Serie C, 24.332 spettatori
Mignani e Polito, un sodalizio assoluto
Yin e Yang. O anche sole e luna, per le diverse temperature a cui hanno approcciato rispettivamente l’avventura di Bari. Uno ardente e verace – per la trasparenza con cui si è sempre rapportato ai tifosi -, l’altro più razionale, freddo ed enigmatico, ma soprattutto moderato. Perché Polito e Mignani sono così: diversi e complementari, perfetti per reggere il connubio vincente su cui è stato costruito il Bari. Due mondi apparentemente distanti, ma sempre vicini. Uno a fianco all’altro, in un anno e mezzo hanno portato i biancorossi al quarto posto della Serie B.
Fin dal primo momento, il DS napoletano ha sempre manifestato piena fiducia nell’ex allenatore del Modena, scelto come guida per far rialzare il Bari e come mentore per tutti i giocatori su cui Polito ha puntato in questi due anni. Tra le certezze per il 2023 rientrano giocatori come Maiello, Vicari, Di Cesare, Botta e due autentici gioielli come Cheddira e Caprile, oltre alle giovani scoperte Dorval e Benedetti. Il bottino di De Laurentiis – pur con qualche giocatore in prestito – è tutto dovuto al lavoro dei due spiriti guida biancorossi.
Poche le occasioni in cui Polito e Mignani si sono fatti vedere insieme, ma dietro le quinte hanno lavorato in piena simbiosi. È accaduto durante tutte le sessioni di mercato, e con ogni probabilita avverrà anche durante quella di gennaio. Prima ancora che grandi giocatori, però, quelli del Bari si sono rivelati veri e propri uomini, capaci di reggere al meglio il peso di un intero campionato. Sia con ardore che moderazione, da allievi perfetti del direttore e dell’allenatore.
Il 2022 biancorosso cala il sipario dopo uno spettacolo assoluto. E se chiusa una porta si apre un portone, allora il passaggio verso questo 2023 non può che auspicare tanti altri successi per il Bari, all’insegna di primati, sodalizi e di quella fiamma che continuerà sempre a divampare nella città della passione biancorossa.