Bari, cosa serve per salvarsi? Le combinazioni
Dal possibile idillio al pericolo del baratro. Dall’essere a un passo (minuto) dalla Serie A, a giocarsi i playout contro la Ternana. Giovedì 16 maggio la gara d’andata al San Nicola terminata 1-1, il ritorno in programma invece giovedì 23 al Liberati. Al Bari, in un anno, è cambiato tutto. Il gol di Pavoletti al 94′ nella finale playoff dello scorso anno col Cagliari ha ridimensionato completamente i pugliesi. Come ha testimoniato anche il capitano biancorosso, Valerio Di Cesare, in una conferenza stampa di qualche settimana fa: “La salvezza del Bari è vita. Quel momento ce lo portiamo ancora dietro, è inevitabile”.
Bari, missione salvezza
Come ci è arrivato il Bari al match d’andata dei playout terminato 1-1? Dopo una buona vittoria nell’ultima gara di campionato, per 2-0, contro il Brescia. Risultato che non è però bastato per giocarsi i playout in una posizione più comoda di classifica. Infatti, anche la Ternana ha vinto l’ultima gara di campionato, classificandosi sopra la squadra biancorossa. Dunque, il Bari, nel doppio confronto dovrà avere la meglio sui suoi avversari, vincendo nei 180′. A differenza della Ternana che, visto il miglior posizionamento in classifica, in caso di parità di gol al termine delle due partite si salverebbe. Agli uomini di Giampaolo dunque, servirà vincere a Terni per ottenere la salvezza. Il pareggio basta ai rossoverdi. Non sono previsti tempi supplementari o eventuali rigori.
Febbre playoff al San Nicola: superati i 30.000 tagliandi venduti
Nonostante un anno condito da insistenti contestazioni, da parte dei tifosi biancorossi, nei confronti della società, la squadra ha sempre potuto contare sulla sua tifoseria nell’arco della stagione. Nella gara d’andata dei playout al San Nicola erano presenti 33.808 spettatori (tre tifosi ospiti). Il popolo barese è ora pronto a dare tutto nella gara di Terni per spingere la propria squadra alla salvezza. Staremo a vedere se la squadra di Giampaolo riuscirà a compiere quella che sarebbe una vera impresa, per come si stava mettendo la stagione.