Bari scopre la zona Simeri: il 9 entra e segna

Nove minuti in campo, nove sulla maglia, nove punti in tre partite. Simone Simeri ha sulla divisa che indossa il senso delle ultime settimane con il Bari. L’attaccante napoletano ha risolto con una torsione di testa il pomeriggio di Catania, partita che per la squadra di Mignani si stava complicando dopo che Moro, sempre di testa, aveva impattato il vantaggio pugliese firmato da Terranova.

SIMERI “A CRESTA ALTA” DALLA PANCHINA: LA SCELTA DI MIGNANI

Con il punteggio bloccato sull’1-1 e i 33 gradi del Massimino, l’allenatore biancorosso Michele Mignani ha pescato ancora una volta in panchina: ha chiamato Simeri e il 9 ha alzato la cresta, colpendo alle spalle di Stancampiano di testa sull’invito di Marras, bravo ad approfittare a sua volta di un errore in disimpegno di Monteagudo nell’area catanese. Colpo di testa del 9 e tre punti, come sette giorni prima a Potenza contro il Picerno. Chiamatela zona Simeri. Questa volta la gioia, la terza da subentrante nelle ultime tre partite di campionato (aveva fatto gol anche nel 4-0 al Monterosi), é arrivata al 94’. Un colpo del ko in piena regola.

E SONO 28 CON IL BARI

Il gol di Simeri a Catania, il 28esimo con la maglia del Bari dall’estate 2018, quando il club della famiglia De Laurentiis lo aveva scelto per guidare il centro dell’attacco di una squadra candidata a scalare la categoria ripartendo dalla Serie D, vale almeno per una notte (in attesa di Monopoli-Avellino di lunedì sera) la vetta nel girone C di serie C. E allora tornano in mente le parole dello stesso attaccante, futuro papà, nella notte di Potenza: “Quest’anno conta davvero poco chi parte titolare, conta solo l’obiettivo finale. L’ho capito sul serio”. Parole di chi, come spiegava il suo agente Vincenzo Pisacane, “non è mai andato via da Bari”. Nemmeno quando era passato per sei mesi all’Ascoli, nello scorso gennaio. Simeri è tornato. Per restare a lungo a Bari. E puntare alla B. Che sia da titolare o meno, basta fare gol.