L’esordio in A e l’elogio di Allegri: “Barrenechea? Il futuro è con noi”
Resilienza. Quando vieni dall’Argentina è impossibile non averla. Soprattutto se vieni da Villa Maria, come Enzo Barrenechea. Una città della provincia di Cordoba dove calcio e agricoltura vanno di pari passo. Ma il piccolo Enzo preferisce il pallone alla terra. Un talento quello per il calcio che il centrocampista classe 2001 ha coltivato. Il classe 2001, dopo aver esordito in Champions League contro il PSG ed essere stato convocato 7 volte in stagione da Massimiliano Allegri, adesso ha fatto il suo esordio in Serie A da titolare. In occasione del derby contro il Torino, infatti, l’allenatore bianconero l’ha mandato in campo dal 1′ al posto di Paredes. A fine partita poi lo stesso allenatore l’ha elogiato.
Allegri elogia Barrenechea
Massimiliano Allegri al termine della partita contro il Torino ha voluto elogiare il centrocampista argentino: “Barrenechea ha fatto una buonissima partita, ma non avevo dubbi perché è un ragazzo sereno. L’ho fatto uscire nel suo momento migliore. Fa parte a tutti gli effetti della prima squadra come Fagioli come Miretti e come tutti gli altri che sono arrivati dalla Next Gen, che ci stanno dando risposte importanti”.
Dal Newell’s Old Boys alla Svizzera: il viaggio di Barrenechea
Enzo cresce calcisticamente al Newell’s Old Boys, la stessa squadra dove ha mosso i primi passi nel calcio Lionel Messi. Con la pressione ci va a braccetto e con l’esordio in Champions League l’ha visto da vicino. Si distingue nelle giovanili dei rossoneri e nel 2019 arriva la chiamata dell’Europa. La squadra interessata è il Sion, in Svizzera, e sborsa poco più di 3 milioni di euro. È il terzo acquisto più oneroso nella storia del club, dopo Andersson, ex Juventus, e Dimarco, con l’Inter che poi se l’è ripreso. L’argentino però non trova spazio in prima squadra e viene aggregato all’Under-21.
In Svizzera resta appena 6 mesi: una manciata di partite poi c’è la Juventus dal gennaio del 2020. Matias Soulè lo sapeva prima di tutti che sarebbe arrivato ai bianconeri insieme a lui. In un’intervista ha raccontato che aveva scoperto che sarebbe arrivato un argentino e lo contatta subito. Finalmente un altro argentino per Mati. Da lì non si sono mai separati. Prima insieme nella Primavera della Juventus, con l’esordio in Youth League contro il Real Madrid di Raùl. Nella stagione 2020/2021 diventa una colonna della formazione principe delle giovanili della Juventus.
L’infortunio e la rinascita alla Juve
Tutto stava andando per il meglio per Enzo. Finalmente aveva trovato la sua dimensione. Poi però arriva il crack: lesione del legamento crociato. Per l’argentino è una doccia fredda. Non riesce a finire il campionato Primavera e torna in campo solamente 9 mesi dopo. Un’eternità. Nonostante ciò, l’infortunio non gli ha impedito di stare vicino all’amico Soulè che nel frattempo era stato convocato con la nazionale maggiore argentina grazie all’ottima stagione con la Juventus Under-23.
Ed Enzo per il ritorno in campo sceglie proprio la formazione di Serie C. Zauli, che lo aveva avuto già nella Primavera, dà fiducia al ragazzo appena rientrato. Torna in campo nella partita contro il Seregno: 33 minuti di gioia nonostante il pareggio. Da lì, una volta recuperato del tutto diventa fondamentale anche per l’Under 23. Il gol contro il Virtus Verona e la cavalcata fino ai playoff, i primi nella storia del club. I bianconeri si arrendono solo contro i Padova, poi finalista. Enzo segna pure il gol vittoria nella partita di ritorno ma non basta dopo la sconfitta dell’andata. In questa stagione, Barrenechea è ripartito con la Next Gen e sta già facendo grandi cose attirando l’attenzione di Allegri che lo ha anche fatto esordire in Champions League contro il PSG. Con il Torino è arrivato anche il suo esordio in Serie A, da titolare. Il viaggio di Enzo è appena cominciato. Resilienza.