Si prende sulle spalle la sua squadra regalandole un punto importante dopo tre sconfitte. Lo fa con un bel gol, segnato al 21′, al sapore di rivincita. Enzo Barrenechea centra la sua prima rete alla Juventus U23 in una partita decisiva per mantenere l’ottava posizione nel girone A di Serie C. Ma il gol nell’1-1 contro la Virtus Verona assume un valore ancor più profondo, perché arriva dopo un lunghissimo stop con cui il centrocampista argentino ha dovuto fare i conti per 9 mesi.
273 giorni: il tempo passato prima di rivedere di nuovo Barrenechea in campo. Lungo, difficile, un periodo in cui il bianconero ha affrontato il recupero dopo l’operazione subita lo scorso anno. “Il 22 maggio, un giorno che non scorderò mai. Giocavamo contro il Genoa e dopo 2′ del secondo tempo mi sono rotto il crociato e mi è caduto il mondo addosso“, raccontò nel format promosso dalla Juventus “Bianconeri Next Gen”. La fase di riabilitazione l’ha superata grazie al sostegno delle persone a lui più care, tra cui anche il suo amico e connazionale Matías Soulé. Il legame tra i due è sempre stato forte, sin dall’inizio, quando proprio Soulé spoilerò il suo arrivo alla Juventus con una foto nello spogliatoio. “Matías è più di un amico per me, è come un fratello. Abbiamo vissuto molti momenti insieme e condiviso tante cose. Ho un ottimo rapporto con la sua famiglia, e questo ci fa sentire come fossimo in Argentina“.
Il classe 2001, originario di Cordoba (Argentina), ha iniziato a giocare per strada prima di crescere in una vera e propria scuola calcio. Inizialmente Villa Maria, poi i Newell’s Old Boys. La sua carriera parte da lì, insieme ad alcune problematiche familiari legate all’arresto di padre, che però non riescono ad impedirgli di portare avanti la sua passione. Nell’estate del 2019 arriva la chiamata dal Sion, in Svizzera, ma il centrocampista non riesce a trovare la sua dimensione. Dopo pochi mesi è la Juventus a bussare alla sua porta: “A 17 anni ho avuto l’occasione di venire alla Juventus. A 18 anni l’ho concretizzata“.
Gennaio 2020 segna l’inizio della sua storia juventina, nell’Under 19 di Zauli. Dopo poche partite il campionato viene interrotto, e Barrenechea si dà l’appuntamento alla stagione successiva per dimostrare la sua caratura. In panchina trova Bonatti, affronta un inizio difficile, poi trova continuità, 4 gol e 1 assist. Il 22 maggio, giorno del suo compleanno, riceve quella brutta sorpresa che lo tiene lontano dal campo per 9 mesi, ma lui non si abbatte. Anche la famiglia del suo amico Soulé gli rimane accanto, e Barrenechea torna ad allenarsi già a fine ottobre 2021. Il rientro il 20 febbraio contro il Seregno, e poi la ciliegina sulla torta con il gol alla Virtus Verona. Che poi si sa, il campo dà, il campo toglie. E se finora a Barrenechea ha tolto parecchio, dovrebbe come minimo dargli indietro un finale di stagione da protagonista.
A cura di Lucia Arduini
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