Partito da Udine con un bagaglio pieno di sogni, Thomas Battistella è diventato uno dei grandi insostituibili della Carrarese, iscritta al girone B di Serie C. Il centrocampista classe 2001, titolare 13 volte su 15, si dice più portato per la fase difensiva: “Sono un centrocampista di rottura. Il mio punto forte è la scivolata, mi piace rubare palla” racconta ai nostri microfoni, ma si dimostra propositivo anche in attacco e non disdegna il gol (2 finora). La fiducia dell’allenatore Antonio Di Natale e l’ottimo rapporto con i compagni lo hanno fatto subito sentire a casa. Nonostante le voci di mercato, confermate dal suo procuratore Donato Orgnoni, ora ha intenzione di pensare solo alla Carrarese per trovare concretezza.
Per un friulano doc arrivare in una grande società professionistica come l’Udinese è un traguardo importante. “All’inizio ho avuto un po’ di difficoltà, poi mi sono abituato e sono migliorato. Ho passato 6 anni bellissimi. Quando entrai nelle giovanili avevo meno di 15 anni e poco dopo feci il mio primo gol contro il Cittadella. Fu decisivo e vincemmo. Segnare con quella maglia fu una grandissima soddisfazione”. In Under 17 e poi in Primavera continuò a collezionare prestazioni di livello e nella stagione 2019-2020 indossò per la prima volta la fascia da capitano. Una giornata indimenticabile: era il 1° febbraio, si giocava contro il Brescia, e Battistella la onorò con un gol e un assist (finì 3-0).
“Avevo un po’ di tensione addosso, ma poi andò bene. La indossai perché ero il più grande ma soprattutto, penso, per l’impegno che mettevo in allenamento. Mi sentivo un leader dentro e fuori dal campo, avevo la fiducia di tutti e dare esempio ai più giovani è stato per me un grande orgoglio”. L’unico rimpianto è quello di non essere riuscito a trovare l’esordio in prima squadra: “Ho fatto solo qualche panchina. È stato un peccato, ci speravo molto”. Battistella è cresciuto in un ambiente popolato da grandi giocatori, come uno dei suoi migliori amici Francesco Mazzolo (Virtus Verona, girone A), che ha sempre stimato. Si scontrò anche con altrettanto grandi avversari, in particolare due astri passati per l’Atalanta Under 17: “Uno dei più temuti era sicuramente Kulusevski, che tecnicamente fortissimo faceva già la differenza. Anche Amad Diallo Traoré, ora al Manchester United, spiccava per la sua velocità e il suo giocare finemente in spazi stretti”.
“Ora sono a Carrara, vediamo poi nel futuro cosa sarà”. Thomas Battistella è un ragazzo con la testa sulle spalle e sa che il suo presente è molto più importante delle ipotesi future di mercato. La sua priorità è continuare a fare bene in una società che crede in lui: “È la mia prima esperienza fuori casa, pensavo di poter avere qualche difficoltà invece va tutto benissimo. Il merito è anche dei miei compagni, il legame che si è creato è speciale. In campo ho molta intesa con Energe e Bramante, ma anche fuori siamo un gruppo unito. Ci troviamo spesso a giocare alla PlayStation, stiamo insieme 24 ore su 24”. Chi l’ha voluto in giallazzurro è stata però una vecchia e gradita conoscenza, un idolo dell’Udinese: Antonio Di Natale in persona, ora allenatore della Carrarese. “Parlo spesso con lui, si è creato un bel rapporto. Il fatto che sia stato lui a cercarmi è molto gratificante, ha scritto la storia dell’Udinese, è stato un grande campione. Ma la sua fiducia me la sono guadagnata sul campo”.
Donato Orgnoni, suo procuratore da tre anni, assiste giocatori del calibro di De Sciglio e Verdi. Che stia preparando un futuro roseo anche per Battistella? Ci ha risposto così: “Ci sono interessamenti di più squadre: Lega Pro, Serie B e anche di Serie A. Ci sono società che vorrebbero Thomas già da gennaio ma noi diamo priorità a Udinese, che detiene il cartellino, e Carrarese, visto che il contratto scade a giugno 2022. Presto arriveranno altre chiamate, c’è attenzione su questo ragazzo che si sta mettendo in mostra. Per ora la Carrarese è la situazione ideale per lui, sta benissimo lì. È un ragazzo tranquillo, non ha fretta e non si è montato la testa”.
Photo Credits: Carrarese Calcio 1908
A cura di Lucia Arduini
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