Numeri, rendimento e interpreti chiave: alla scoperta della capolista Benevento
La squadra di Auteri continua la sua corsa verso la cadetteria e non ha alcuna intenzione di fermarsi.
È un gran percorso quello del Benevento sin qui condotto nel girone C, dove si presidia la vetta della classifica ininterrottamente da ormai due mesi e mezzo. Per la precisione, dallo scorso 30 settembre, quando in occasione della settima giornata di campionato venne superata la Juventus Next Gen con un perentorio 4-1.
Da lì a poco, solo risultati positivi conquistati da parte dei campani, caduti solamente a Picerno. Tanti i protagonisti di questa cavalcata, da Manconi a Lamesta, passando per i vari Lanini, Simonetti, Perlingieri e Talia giusto per citarne qualcuno.
Impossibile, poi non citare anche e soprattutto l’allenatore Gaetano Auteri che ha dato e sta dando fiducia, compattezza e serenità alla squadra e a tutto l’ambiente. I risultati sono senza dubbio dalla sua parte e il primo posto parla giallorosso da ben 12 giornate di campionato di fila.
L’ennesima prova di forza è arrivata anche domenica 8 dicembre, quando al Provinciale tanto carattere è stato messo in mostra contro una formazione importante quale il Trapani, superato 2-1 grazie alla doppietta di Lanini nel giro di 12′ di gioco. Con quest’altro importante risultato conquistato, il Benevento è di fatto volato a +5 sulla seconda piazza, occupata al momento dal Monopoli di Colombo.
Lo score dei giallorossi
11 vittorie, 4 pareggi ed appena 3 ko: questo lo score del Benevento dopo 18 giornate di campionato. Risultati importanti e di rilievo, che fanno del team di Auteri l’assoluto padrone di questo girone C di Lega Pro. I sanniti contano 4 risultati utili consecutivi e nelle ultime 12 uscite hanno inanellato ben 7 vittorie, 4 pareggi e una sola battuta d’arresto in quel di Picerno. La formazione giallorossa, inoltre, fa registrare grandi numeri anche per quanto concerne l’attacco e la difesa.
Quello di Auteri è infatti l’attacco più prolifico di tutto il girone C e la seconda miglior retroguardia, con rispettivamente 36 gol fatti e 10 al passivo. In generale, inoltre, rispetto all’intera Lega Pro, si può evidenziare come il Benevento sia il secondo miglior attacco dietro la sola Ternana che di gol ne ha segnati 41. Lanini, autore di una preziosa doppietta in casa del Trapani, è il miglior marcatore dei giallorossi, che possono poi contare su Manconi e Perlingieri, entrambi a quota 5.
Benevento, dall’assetto tattico ai giocatori chiave
Il 4-2-3-1 è il modulo sposato da Gaetano Auteri per il suo Benevento. La solidità difensiva, l’equilibrio a centrocampo e l’esplosività offensiva sono solo alcune delle caratteristiche dei giallorossi, che hanno di fatto uno scheletro a dir poco perfetto dalla difesa fino all’attacco. La linea verde decisa dal presidente Vigorito sta portando i suoi frutti e tanti sono i giovani che sin qui si son messi in mostra. Da Nunziante a Viscardi, passando per Talia, Perlingieri, Simonetti e Lamesta.
Davanti allo stesso portiere Nunziante, la difesa a quattro sta dando sempre più garanzie col terzino destro Oukhadda e quello sinistro Ferrara, spesso alternato a Viscardi. Capitan Berra ha visto invece come compagno di reparto Tosca e Capellini su tutti. In mediana, Talia è quello intoccabile. Accanto a lui, uno tra Viviani e Prisco. Infine, l’attacco, dove c’è l’imbarazzo della scelta. Nelle ultime gare sta trovando spazio dal 1′ Manconi come prima punta, con Lamesta, Acampora e Simonetti a comporre la batteria di trequartisti. I vari Perlingieri, Starita, Borello e soprattutto Lanini si sono rivelate armi importanti a gara in corso. Per Auteri spesso ci sono problemi d’abbondanza, ma è quello che, d’altronde, un qualsiasi allenatore vorrebbe avere. Il Benevento targato 2024/25 è un rullo compressore e una macchina a dir poco perfetta: il titolo di campione d’inverno è ormai in tasca, per l’altro titolo, quello definitivo, bisognerà ancora attendere. Intanto, gli auspici non possono che essere positivi in casa giallorossa da qui ai prossimi mesi. Il destino è nelle mani di Lanini e compagni e, chissà, che quella Serie B non possa esser ritrovata a distanza di appena due anni dall’ultima volta.