Benevento, maledizione scontri diretti
Il Benevento di Matteo Andreoletti è uscito sconfitto dal derby campano contro l’Avellino rallentando ulteriormente la propria marcia verso la prima posizione del girone C occupata dalla Juve Stabia. I 7 punti di distacco dalla vetta iniziano a essere tanti, troppi per una squadra partita in estate con l’obiettivo di giocarsela fino alla fine. Nulla è perduto, ovvio, ma le ultime uscite dei giallorossi evidenziano un dato eloquente: gli scontri diretti rappresentano un punto debole.
Scontri diretti, 5 punti su 15 per il Benevento
Le tre sconfitte nelle ultime cinque di campionato certificano il momento no. Una sola vittoria contro il fanalino di coda Monterosi, un pareggio casalingo contro il Giugliano e ben 3 sconfitte: Monopoli, Juve Stabia e Avellino. Dato che preoccupa è anche quello relativo agli scontri diretti. Prendendo in esame solo le sfide contro squadre che precedono il Benevento in classifica, si evince come i giallorossi non riescano a fare quasi mai bottino pineo. Eccezion fatta per il 3-2 inflitto al Crotone quinto (a 29 punti come la squadra campana), contro Picerno e Casertana, rispettivamente seconda e terza, sono arrivati due pareggi. Contro Juve Stabia (prima) e Avellino (quarto) altrettante sconfitte. In soldoni, sui 15 punti a disposizione il Benevento ne ha portati a casa 5. Troppo pochi.
“Rispetterò qualunque scelta della società”
Lo stesso Andreoletti, nella conferenza stampa post Avellino, ha ribadito la propria posizione: “Sono sempre pronto a lavorare al massimo, finché me lo permettono. Se la società farà scelte diverse, le rispetterò. Veniamo da una retrocessione sanguinosa, non potevamo pensare che tutto fosse semplice. Stiamo costruendo tra le macerie e non è sicuramente una passeggiata. Sono convinto che questa squadra ce la possa fare, anche tra mille episodi sfortunati e difficoltà“. Nulla è ancora perduto, ma il prossimo impegno contro il Latina distante solo 3 lunghezze rischia di peggiorare il dato alla voce “scontri diretti”.