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Un viaggio nel settore giovanile del Benevento. Il responsabile Puleo: “Serietà e serenità al centro del progetto”

Mario Perlingieri con la maglia del Benevento (Credit_ IMAGO) _ www.lacasadic.com

Mario Perlingieri con la maglia del Benevento (Credit_ IMAGO) _ www.lacasadic.com

Alla scoperta del lavoro dietro al settore giovanile del Benevento, vera “arma in più” della società giallorossa.

I giovani sono il futuro, diceva qualcuno. Ma anche il presente, risponderebbe il Benevento. La società giallorossa, prima in classifica nel girone C di Serie C, continua a stupire. In campo, ma non solo. La squadra campana spicca anche per il minutaggio che sta riservando ai suoi giovani nel corso del campionato. Una strategia mirata e voluta dal club e dalla proprietà, che continua a puntare e a investire nel settore.

La squadra di Auteri è al momento in testa tra le 60 società di Serie C per il minutaggio riservato ai “giovani calciatori”. Da Nunziante a Perlingieri, infatti, continuano a spiccare i “gioiellini” giallorossi. Ai nostri microfoni è intervenuto anche Simone Puleo, ex calciatore e responsabile e coordinatore del settore giovanile del Benevento: “Il nostro lavoro nasce dalla grande volontà del presidente di continuare ad attingere dalla Primavera e dal settore giovanile. Ci stiamo togliendo tante soddisfazioni, non è da tutti prendere una scelta del genere.

Utilizzare i propri giovani, e bene. Come dimostrano anche i risultati in campo, con il Benevento che continua a tenere la vetta della classifica. Una società “a gestione familiare”, come ci racconta Puleo. C’è molto dialogo tra noi e la prima squadra, anche grazie al presidente del settore giovanile, Diego Palermo. Lavoriamo molto in sintonia insieme al ds Carli e Gaetano Auteri, che io ho avuto anche come allenatore quando giocavo. Noi andiamo a vedere loro e viceversa. C’è molta libertà di pensiero e voglia di condividere idee“.

Un ambiente in cui si riesce a lavorare, sempre con il sorriso e dando il 100%: “Siamo una società che lavora in maniera seria e serena. E’ un contesto perfetto per crescere. Il nostro obiettivo è lavorare con i ragazzi a livello tecnico, ma anche, e soprattutto, a livello umano. Non vendiamo sogni, ma solide realtà, come diceva la pubblicità (ride, ndr). Io lo dico sempre alle famiglie e ai ragazzi quando ci parlo: fare il calciatore è difficile”.

La non-fretta come regola: l’arte del saper attendere

Aspettare il momento giusto, senza fretta o corse. Dando il tempo ai calciatori di poter esprimere il proprio talento. Ed è così che lavora il Benevento con i suoi giovani. “Un esempio di come lavoriamo è Angelo Talia. In U-15 giocò pochissime partite, ma noi eravamo convinti del suo talento. Pazientare con lui ha dato i frutti sperati e adesso è uno dei giocatori più importanti della rosa della Prima squadra”. Insomma, nulla è fatto per caso. E dietro c’è il lavoro di una società che punta in alto.

Un modello organizzativo da studiare e da riprendere, perchè non è un caso se tra la società di Serie C il Benevento è quella che più fa giocare i giovani e, nonostante tutto, si trova a lottare per la promozione in Serie B e vuole continuare a mantenere il primato in classifica. E il lavoro giallorosso non passa inosservato, vista l’ultima pausa della nazionali che ha visto coinvolto da titolare con l’Italia U-20 l’attaccante classe 2005 Mario Perlingieri.

Simone Puleo, responsabile del settore giovanile del Benevento (Credit Galà del Calcio) _ www.lacasadic.com
Simone Puleo, responsabile del settore giovanile del Benevento (Credit: Galà del Calcio) / www.lacasadic.com

“Il settore giovanile deve essere una risorsa, non una spesa”

E la crescita dei giovani deve essere un motivo di vanto per i club. “Il settore deve essere una risorsa per i club, non una spesa“, continua Simone Puleo. “Le società devono capire che i giovani sono una risorsa preziosissima, non un obbligo“. La mentalità vincente, d’altronde, passa anche da questo.

Il progetto della società giallorossa è chiaro e ben delineato, con la linea dettata dal presidente Vigorito chiara e decisa: puntare sui propri “gioiellini” e metterli in mostra, senza lasciarli in cassaforte. E il bello deve ancora venire, Benevento continua a sognare. Anche grazie ai suoi “giovani wannabe”.