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Benevento, Vigorito: “Il difficile non è cadere, è rialzarsi”

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Il presidente Vigorito in conferenza stampa / www.lacasadic.com

Il Benevento esce contro la Carrarese in semifinale. Le parole del presidente Vigorito in conferenza stampa.

Il Benevento esce (a testa altissima) in semifinale contro la Carrarese. I giallorossi pareggiano 2-2 contro la gialloblù ma, grazie al gol di Finotto all’andata, a passare è la squadra di Antonio Calabro. Al termine della gara a metterci la faccia in conferenza stampa è il presidente Vigorito.

In primo luogo, sulla scelta di venire in conferenza: “Dopo una stagione come questa, ho deciso di venire io per tutelare i calciatori e l’allenatore. È da 18 anni che sono qui e so accettare una sconfitta”. Proseguendo, su ciò che hanno dato i tifosi: “Semplicemente grazie. Dopo una partita così, che brucia, salutare la squadra con cori e applausi, mi fa pensare che abbiamo ritrovato la nostra gente. È importante perdere con dignità. Il difficile non è cadere, è rialzarsi. Come sempre ci rialzeremo”.

Il presidente continua: “Rialzarsi vuol dire proseguire con questo progetto. Quando presentai il direttore sportivo Carli dissi che l’importante era fare un campionato competitivo e valorizzare i giovani. Perché se non lo fai sei costretto a morire. E portare 4-5 calciatori che hanno poco più di 20 anni è una cosa sensazionale. I nostri Perlingieri, Viscardi, Talia hanno dimostrato di essere legati alla nostra città. Hanno giocato con il cuore giallorosso. È il miglior auspicio per la prossima stagione

Sulla prossima stagione: “Bisognerà evitare gli errori di quest’anno, non ci divertiamo sicuramente a sbagliare. Abbiamo dovuto gestire una rosa di 33 calciatori dopo averne mandati via 12. Volevamo fare un certo tipo di squadra. Abbiamo segnato un nuovo passo. La retrocessione l’altr’anno era stata traumatica, abbiamo avuto tantissime difficoltà, essere arrivati sino a qui significa aver fatto meglio di altre società che non sono arrivate a un passo dal sogno. Un sogno che poteva anche avverarsi, purtroppo qualcosa non è andato. Fa parte del calcio”.

Benevento, Vigorito: “Sottoporremo il nostro pensiero ad Auteri”

Una stagione da alti livelli: “Nessuno potrà mai dire che partiamo per non essere competitivi. Torneremo, questo lo sappiamo. Noi continueremo a emozionarci e a provare a far emozionare gli altri”.

Il presidente si sofferma anche sull’allenatore: “Devo dare atto a Gaetano Auteri perché non ha mai bussato alla mia porta per sapere del rinnovo. Io credo che adesso solo lui può perdere la sedia della panchina del Benevento. Noi abbiamo un programma per il prossimo anno, dal quale non ci sposteremo, a prescindere da chi sarà l’allenatore. Ne abbiamo parlato? Certo. Lui ha tutta la nostra stima, io credo che le conferme vanno fatte quando si è d’accordo sui programmi. Sottoporremo il nostro pensiero ad Auteri. Al momento il direttore sportivo Carli e l’allenatore sono in ottimi rapporti e parlano. Qui esiste un gruppo di dirigenti che lavora su determinati obiettivi. Un allenatore come Auteri sarà un ottimo punto per ripartire”.

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Gaetano Auteri, allenatore del Benevento, in sala stampa

“Non sono deluso, sono rammaricato”

Sulla prossima stagione, il pensiero è chiaro: “Io credo che noi l’anno prossimo avremo una situazione diversa rispetto alla retrocessione dell’anno scorso. Abbiamo fronteggiato alcune situazioni difficili, avevamo 30 giocatori che passeggiavano per il campo in attesa di scappare via da Benevento. Abbiamo delle basi molto solide”.

A conclusione un pensiero generale sulla stagione e sulla sconfitta: “Ripeto: non sono deluso, sono rammaricato. Si era aperta una possibilità e non siamo riusciti a sfruttarla. Non ci aspettavamo un campionato così, tra un fischio e un fiasco siamo arrivati in semifinale. L’operato del direttore sportivo? Io ho l’abitudine a fine campionato, guardando il mare, di pensare. Tanto. E di tutto. Tranne che all’aspetto tecnico. Quello non lo so vedere. Se deve giocare in porta o in attacco, lo decidono il direttore sportivo e l’allenatore. Io amo le mie aziende e amo il calcio. Ma mi devo affidare agli altri su questi aspetti. L’esperienza e la capacità del ds è servita tanto. Non abbiamo potuto fare la campagna acquisti che volevamo, questo è vero”.