Dalla C alla Serie A, l’ultima scalata: il Monza targato Berlusconi
Era il settembre del 2018 quando iniziarono a circolare i primi rumours di Silvio Berlusconi interessato ad acquisire l’intera quota del Monza. Nel giro di qualche settimana, quelle voci trovarono conferma e l’acquisizione venne così definita. Dopo la cessione del Milan nell’aprile 2017, Berlusconi decise di tornare nel mondo del calcio, con il gruppo Fininvest che ufficializzò l’operazione il giorno 28 settembre. Acquisto del 100% delle quote del Monza dal presidente Colombo, e una nuova pagina da scrivere. Tanta voglia di rimettersi in gioco dopo 30 anni di successi al Milan e la nascita di un progetto biancorosso. Un progetto ambizioso e romantico, che vide quindi Silvio Berlusconi proprietario, Adriano Galliani amministratore delegato e Paolo Berlusconi presidente. A 5 anni dall’acquisizione del Monza, tante brillanti soddisfazioni sono arrivate. Dalla Serie C alla B, fino alla prima storica promozione in Serie A.
Monza, le prime due annate in Lega Pro con Brocchi in panchina e i numeri stagionali
Da quel 28 settembre 2018 ad oggi, tante cose sono cambiate e molti obiettivi sono stati raggiunti dal Monza targato Berlusconi. Furono due le stagioni disputate in Serie C in tal caso dai brianzoli, ovvero la 2018/19 e la 2019/20. Dopo aver tenuto la conferenza stampa nell’ottobre del 2018 con tanto di maglia del Monza, con dietro la scritta Berlusconi e il numero 1, l’attuale patron assistette alla sua prima gara dei biancorossi. Ovvero il 14 ottobre, al Brianteo, in occasione del match contro la Triestina. Finì 1-1, con le reti di Negro per i lombardi e di Granoche, per gli ospiti, allo scadere. “Vince chi ci crede”. Furono queste le parole dell’ex presidente del Milan davanti ai suoi nuovi tifosi, che lo accolsero e lo acclamarono a gran voce nella sua nuova casa.
In quel campionato, il Monza si classificò quinto con 60 punti e venne poi eliminato dall‘Imolese ai quarti di finale dei playoff, dopo aver superato Fermana e Sudtirol. Come allenatore c’era Christian Brocchi, che rimase alla guida anche nelle due successive annate. In rosa invece, i vari Fossati, Palladino, Lepore e Scaglia. La stagione seguente, è quella della promozione in Serie B, traguardo quindi raggiunto al secondo tentativo dalla coppia Berlusconi-Galliani. Rigoni, Dany Mota, Paletta, Lamanna e Sampirisi furono i colpi di mercato. Quell’annata, targata 2019/20, venne segnata dalla pandemia e si concluse dopo 27 giornate. Il Monza di Brocchi chiuse primo con 61 punti, in quello che fu un vero e proprio dominio. 18 vittorie, 7 pareggi e solamente 2 sconfitte. La squadra brianzola tornò in B dopo 19 anni di assenza. Finotto, Brighenti, Chiricò, Machin e Iocolano furono solo alcuni dei protagonisti di quel campionato.
Monza, l’obiettivo Serie A sfumato in finale, il duello con la Salernitana e il calciomercato con gli arrivi di Balotelli e Boateng
Con l’approdo in B, l’obiettivo Serie A venne dichiarato a grandi lettere da parte di Berlusconi a inizio stagione. Un obiettivo, che venne raggiunto anche in questo caso dopo due soli tentativi. Tanti colpi di mercato, da Balotelli a Boateng, passando per Frattesi, Ricci e Diaw. Carlos Augusto, D’Alessandro, Barberis, Gytkjaer, Colpani e Di Gregorio, quelli invece che approdarono sempre in quel campionato e, attualmente, ancora in Brianza. L’annata 2020/21 si rivelò però sfortunata. Il Monza arrivò a giocarsi la promozione all’ultima giornata, ma col destino che non era nelle proprie mani. L’Empoli era già promosso, la Salernitana era seconda con 66 punti e i biancorossi terzi a quota 64.
La formazione di Brocchi, aveva gli scontri diretti a favore, ma necessitavano di una vittoria e di un passo falso dei granata. I brianzoli persero il derby contro il Brescia per 2-0, mentre la Salernitana vinse 3-0 contro il Pescara già retrocesso. Terzo posto in regular season e una serrata lotteria playoff alle porte. Balotelli e compagni entrarono in scena dalle semifinali, ma gli spareggi terminarono ancor prima di iniziarli. A passare fu il Cittadella, vittorioso all’andata 3-0 e sconfitto 2-0 al ritorno.
Monza, nel 2022 la storica promozione in Serie A e la prima vittoria contro la Juventus
Silvio Berlusconi non demorse affatto e l’anno dopo ci riprovò, con il 2022 che fu quello giusto. Nella stagione 2021/22 infatti, il Monza ottenne la sua prima storica promozione in Serie A. I due ex Milan Balotelli e Boateng lasciarono, così come Brocchi, ma il calciomercato fu ancora scintillante. Arrivarono i vari Gaston Ramirez, Mancuso, Ciurria, Valoti, Favilli e Caldirola, giusto per citarne qualcuno. Giovanni Stroppa venne invece chiamato come allenatore. 3-5-2 il modulo collaudato, col duo d’attacco Gytkjaer-Dany Mota, la difesa Caldirola-Marrone-Pirola, Barberis in cabina di regia e Carlos Augusto come quinto. Il Monza chiuse in quarta posizione con 67 punti insieme al Pisa e, proprio contro i toscani, ottenne la promozione in finale playoff. Dopo aver eliminato il Brescia in semifinale, arrivò una doppia vittoria tra andata e ritorno contro l’allora squadra di D’Angelo, sconfitta 2-1 all’andata e 4-3 al ritorno.
Un successo storico, quello dei brianzoli, che dunque dopo 4 anni dall’approdo di Berlusconi, centrarono la Serie A. Dopo la promozione nel massimo campionato, nell’estate del 2022, Silvio Berlusconi divenne ufficialmente presidente del Monza in seguito alla decisione dell’assemblea dei soci Fininvest. Per la prima stagione in A, vennero acquistati tanti giocatori di spessore. Pessina, Caprari, Petagna, Sensi, Cragno, Ranocchia e Birindelli, alcuni di questi. Dopo 6 giornate in cui arrivò solamente un punto, Stroppa venne esonerato e al suo posto arrivò Palladino dalla Primavera. Un cambio che si rivelò vincente, perchè il 18 settembre 2022, il Monza conquista la prima vittoria in Serie A. All’U-Power Stadium, la Juventus fu piegata 1-0 col gol di Gytkjaer. Il resto è storia, perché la stagione 2022/23 (chiusa all’11esimo posto e con 52 punti conquistati in 38 giornate), rimarrà nella mente di tutti i tifosi del Monza e nella storia del club.
A cura di Antonio Palladino