Tommaso Bianchi, duttilità ed esperienza al servizio del San Donato Tavarnelle
Tommaso Bianchi, 34 anni e un curriculum internazionale, ci ha messo poco a incidere con il San Donato. Annunciato ufficialmente il 14 gennaio, l’esperto centrocampista nato a Follonica ci ha messo solo due partite per segnare il primo gol con la maglia gialloblù. La sua avventura a San Donato non poteva che iniziare con un gol dei suoi.
“Mi piace inserirmi, è la mia caratteristica” affermava un 23enne Bianchi nella conferenza stampa di presentazione con il Sassuolo nel 2011. 12 anni dopo, quelle parole sono più attuali che mai. Siamo al minuto 21: cross di Galligani dalla sinistra, inserimento da dietro di Bianchi, gol di testa nell’angolino. 1-0 e vantaggio del San Donato contro la Recanatese, con il match che terminerà poi 1-1.
Bianchi, gli inizi in Emilia
Nato a Follonica nel 1988, Tommaso Bianchi si sviluppa calcisticamente nel Piacenza. Lanciato nel calcio professionistico da un giovane Iachini nel 2006 e diventato una presenza stabile nella prima squadra piacentina sotto la guida di Stefano Pioli, Bianchi rimane a Piacenza per 6 stagioni. In mezzo a questa esperienza lunga sei anni, si segnala una parentesi per nulla fortunata con il Chievo in Serie A: 0 presenze da gennaio a maggio 2010 con contestuale ritorno a Piacenza la sessione di mercato successiva.
La stagione 2010-11, l’ultima a Piacenza, lascia un segno indelebile nella carriera di Tommaso Bianchi. La squadra romagnola a marzo non sembra avere più nulla da chiedere al campionato di Serie B, con 41 punti in 31 partite e un undicesimo posto che lascia immaginare una salvezza tranquilla. Nelle ultime 11 giornate, però, la squadra biancorossa mette a referto 8 sconfitte, 2 pareggio e una sola vittoria, per 1-0 contro il Sassuolo. La squadra sprofonda al 19° posto, che vuol dire play-out e, in ultima istanza, retrocessione in Lega Pro.
Nonostante la stagione sfortunata, Bianchi segna 4 gol in 37 presenze, decisamente troppi per scendere di categoria insieme alla squadra. E arriva, infatti, una chiamata da Sassuolo. All’altro capo del telefono c’è Eusebio Di Francesco, che ha bisogno di un centrocampista affermato nella categoria per tentare una storica promozione in Serie A.
E al primo anno in neroverde Bianchi ci va molto vicino: terzo posto finale a soli 3 punti dalla prima in classifica (il Pescara di Insigne, Immobile e Verratti). Ma l’anno dopo è quello buono: 85 punti in 42 partite, e il Sassuolo di Bianchi e Berardi termina il campionato di B al primo posto, conquistando una storica promozione in Serie A. L’apporto del centrocampista è fondamentale: 4 gol e 2 assist in 30 presenze.
Ma, ancora una volta, il salto in Serie A non riesce. In coda alla sessione di mercato estiva del 2013, Bianchi passa in prestito dal Sassuolo al Modena. La sua esperienza aiuterà i canarini ad agguantare uno storico 5° posto e la semifinale playoff, persa poi contro il Cesena. Il prestito termina, e Bianchi torna al Sassuolo. Ma non per molto.
Bianchi, gli anni al Leeds United
Nel 2014, a 1600 chilometri di distanza da Sassuolo, Cellino acquisisce il Leeds United, all’epoca militante in Championship. La prima sessione di mercato del sanguigno businessman italiano è all’insegna del tricolore: in Inghilterra approdano Antenucci, Bellusci, Del Fabro, e Tommaso Bianchi.
L’esperienza in Inghilterra non va come sperato, complici anche diversi infortuni – i più importanti quelli al collaterale e al menisco – che lo costringono all’operazione e a uscire dalle rotazioni della prima squadra. Così, due anni dopo, Bianchi torna in Serie B, e questa volta fuori dall’Emilia: si trasferisce in prestito all’Ascoli.
Bianchi, Ascoli e poi la Serie C
L’esperienza all’Ascoli è all’insegna della rivalsa personale. “Ho subito due interventi al ginocchio, e quando sono tornato non mi hanno più fatto giocare in prima squadra”, ammette Bianchi ai microfoni durante la presentazione con la squadra bianconera. L’obiettivo dell’avventura ascolana di Bianchi è molto semplice: tornare a giocare con continuità. In questo il centrocampista trova fortuna: due stagioni e mezzo con i colori bianconeri, condite da 70 presenze e 4 gol.
L’obiettivo dell’avventura ascolana di Bianchi è molto semplice: tornare a giocare con continuità. In questo il centrocampista trova fortuna: due stagioni e mezzo con i colori bianconeri, condite da 70 presenze e 4 gol.
Decisamente abbastanza per poter affermare di essere tornato in forma – aspetto decisamente non scontato, dato che nella stagione 2015-16, quando Bianchi militava ancora nel Leeds, il conto delle presenze non si è mai mosso dallo 0 di partenza – ma non sufficiente per essere nuovamente protagonista. Ed è questa la chiave per spiegare il suo trasferimento a Novara nell’estate 2018. Dopo una carriera intera in Serie B (sia italiana che inglese), il 31 agosto 2018 Tommaso Bianchi scende di categoria, e si accasa al Novara per disputare, dopo 291 presenze in cadetteria, il campionato di Serie C.
“Giocare in Serie C è per me una scommessa” afferma Bianchi ai microfoni di vanovarava.it. “È un modo per rimettermi in gioco e per dimostrare che posso ancora essere un giocatore importante”. Dopo 3 anni a Novara, in cui Bianchi disputa poco meno di 80 partite, ecco il trasferimento a Siena.
Il ritorno in Toscana
Dopo 16 stagioni nel calcio professionistico, due delle quali trascorse in Inghilterra, Bianchi torna nella sua Toscana. Il 9 settembre 2021 il centrocampista viene presentato nella sala stampa dell’Artemio Franchi di Siena. Non è più un giovane di belle speranze, questo è certo. È ora un centrocampista con una grandissima esperienza e duttilità.
Partito come mezzala, a Modena ha giocato nei 2 di centrocampo e a Leeds da solo davanti alla difesa. “Siena è una piazza ambiziosa e io avevo bisogno di questo”: con queste parole Bianchi si presenta alla piazza senese. La stagione 21/22 per il Siena non è semplicissima: dopo un inizio incoraggiante, la squadra allenata inizialmente da Gilardino fatica a trovare continuità e alla fine cambierà 4 allenatori (Gilardino, Maddaloni, Negro e Padalino).
Alla fine, i bianconeri termineranno la tribolata stagione (nella quale c’è stato anche un cambio di presidenza) al 13° posto. Nonostante questo caos, però, Bianchi è stata la certezza del centrocampo senese: 29 presenze e 3 gol per lui, diventando il terzo marcatore della squadra dopo Paloschi e Lores Varela. Dopo essersi meritato la conferma sul campo, dunque, Bianchi inizia la stagione in corso proprio con i colori del Siena.
L’approdo alla Recanatese
10 presenze in campionato e 1 in Coppa Italia di Serie C con i colori bianconeri fino a gennaio, quando arriva la chiamata del San Donato. La squadra della provincia di Firenze sta galleggiando pericolosamente subito sopra la zona play-out. Per uscire da queste acque burrascose c’è bisogno di un marinaio navigato, e Bianchi è un profilo che risponde perfettamente a questa descrizione.
E infatti, l’esperto centrocampista non sta deludendo. Dopo aver esordito a partita in corso il 15 gennaio nella vittoria dei gialloblù contro la Carrarese per 3-1, Tommaso è partito dall’inizio contro la Recanatese e ha subito segnato il suo primo gol con la nuova maglia. Risultato finale: 1-1. 4 punti in 2 partite dall’arrivo di Bianchi e un matrimonio che sembra essere vincente: la parola, ora, spetta al campo.