Le stagioni di una squadra e di un giocatore sono fatti di momenti e variabili. In poco tempo può cambiare tanto. Un piccolo dettaglio può capovolgere i destini di un’annata. Questione di fiducia, di opportunità, di episodi. Lo sa bene Alfredo Bifulco. Era l’uomo della Coppa Italia. Ora è l’uomo in più del Padova, anche in campionato. Dalla rete decisiva nella semifinale di Coppa Italia è iniziata una nuova stagione per l’esterno classe 1997. Sono aumentati i minuti. Sono arrivati i gol. Il primo contro la Pro Patria. L’ultimo nella vittoria contro la Pro Sesto. Quando Bifulco segna, il Padova vince. E in tutte le occasioni i suoi gol sono risultati essere determinanti.
Tra i vicoli e i campi di San Giuseppe Vesuviano, quartiere di Napoli, inizia la storia di Alfredo Bifulco. Una storia legata alla sua città e alla Campania. Luigi Caffarelli l’uomo che lo porta nelle giovanili azzurre. Un viaggio che parte dagli Esordienti e arriva fino alla Primavera. Poi le prime esperienze con i grandi. La prima chiamata con Mazzarri. Poi sei mesi nel Napoli di Benitez e un ritiro estivo con Sarri. “Higuain il giocatore che più mi ha impressionato“, rivelò in un’intervista a gianlucadimarzio.com. Anche se il riferimento da cui imparare era un altro: “Certamente Callejon“. Esterno come lui, con la stessa passione: attaccare la profondità. Un ricordo particolare che lo lega a Mertens: “In un’amichevole durante il precampionato con Sarri segnai su assist di Mertens. A fine partita mi ha regalato una sua maglietta firmata da tutti i giocatori“. Dall’azzurro del Napoli all’azzurro della Nazionale. Diverse le convocazioni con le formazioni giovanili. Barella, Mandragora, Bonazzoli come compagni. Nel 2015 con l’Under 18 decise la partita contro la Turchia. Al suo fianco proprio il centrocampista dell’Inter. In tribuna un osservatore speciale: Antonio Conte.
La voglia di crescere. La decisione di fare esperienza per costruire la propria carriera. Iniziano così i prestiti in B e in C. Rimini, Carpi, Pro Vercelli, Ternana, Juve Stabia. Poi ecco il Padova. Nella prima stagione 26 presenze con 5 gol e 1 assist e la promozione sfumata ai playoff. Quest’anno un inizio con diverse difficoltà. Pochi minuti in campionato. Il riscatto in Coppa Italia. Bifulco diviene l’uomo di questa competizione. 5 presenze, 3 gol. Il più importante nel ritorno contro il Catanzaro. 0-1 e finale conquistata. Una “rete alla Callejon”. Un momento, un episodio che cambia la sua stagione. L’esterno si conferma determinante, non solo in Coppa Italia. Fiducia e continuità. Aumentano i minuti. E arrivano i gol in campionato. Pro Patria, Lecco, Trento e Pro Sesto le avversarie. In tutte le occasioni, le sue reti sono decisive. Campionato o Coppa, quando Bifulco segna il Padova vince. Lo dicono i numeri. Momenti che ti cambiano il futuro. Frammenti che si colorano di riscatto. Per l’esterno è iniziata una nuova stagione.
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