In un’altra dimensione: Christian Botturi, il deus ex machina del Mantova
Deus ex machina. Colui che risolve una situazione complicata in maniera abile e all’improvviso. Il direttore sportivo del ritorno in B dopo 14 anni del Mantova è Christian Botturi. E sì, la sua storia non poteva che partire dal significato di questa locuzione latina mutuata dal greco. Ma facciamo un passo indietro. Quando l’ex uomo mercato della Pro Sesto arriva al Mantova, la squadra è appena retrocessa in Serie D. Le certezze sono pochissime, patron Piccoli riparte da lui che nella passata stagione fece un miracolo assoluto con la Pro Sesto.
La scelta degli uomini
La rinascita in casa Mantova è stata una scelta dovuta. Retrocessione, riammissione e promozione: tutto nel giro di pochi mesi. E tutto grazie anche al sapiente lavoro dietro la scrivania di Christian Botturi. Maniacale, attento ai dettagli e molto più di un direttore sportivo. Chi lo conosce lo descrive così, da Brescia a Mantova passando per Sesto San Giovanni. Annate incredibili, prima di raggiungere la B dalla porta principale. Come una serie di dipinti da presentare ad una mostra. E la promozione con il Mantova l’opera più importante.
Poche conferme dicevamo. Pochissime. Solo 2: Mensah e Monachello. Mentre saranno 24 i nuovi arrivi. Giovani interessanti e giocatori esperti. Un giusto mix da mettere a disposizione di Davide Possanzini. La più azzeccata tra le scelte di Christian Botturi e del Mantova di questa stagione. Una vita al fianco di De Zerbi come vice, dal Foggia fino allo Shakhtar. Un passato in comune a Brescia per entrambi e una sintonia vincente che ha portato il Mantova al ritorno in B dopo 14 anni. Umiltà, lavoro e uomini: questo il diktat dell’uomo mercato biancorosso.
La vittoria e il futuro
Il pareggio del Padova sul campo del Lumezzane è valso la Serie B. La gioia incontenibile del popolo mantovano che dopo una retrocessione in Serie D neanche un anno fa, si ritrova, poco meno di 12 mesi dopo a festeggiare quella cadetteria che manca da tanto, troppo tempo. Una stagione da vivere in apnea, tutta d’un fiato. Tra un gol di bomber Galuppini e una firma, inaspettata, sul tabellino di Brignani. Sì, il cognome è lo stesso del noto attore e comico Enrico. Ma questa non è una scena di teatro cabaret, perché Fabrizio di gol ne ha già realizzati 7 in questa stagione. Tutti decisivi, con doppiette e sigilli che valgono il brivido di adrelina della vittoria. Pescato dall’Olbia da Christian Botturi, il protagonista della nostra storia, Brignani ha regalato solidità ma anche concretezza in zona offensiva al Mantova. Tutto ciò che serve per vincere la Serie C e ritrovarsi in un’altra dimensione.