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Dentro il piccolo mondo del Bra: la storia di un paese pronto a riabbracciare la C

Crediti foto: Andrea Lusso, pagina Facebook Bra

Crediti foto: Andrea Lusso, pagina Facebook Bra

La storia della squadra della provincia di Cuneo, il ritorno tra i professionisti adesso è realtà. 

Più di dieci anni di attesa, ma tanta voglia di tornare grandi. Il Bra riabbraccia i professionisti dopo una splendida cavalcata nel girone A di Serie D e al cospetto di formazioni dal blasone importante come il Varese. Decisiva la vittoria contro l’Imperia nell’ultimo turno di campionato.

Due gli uomini da considerare come punti di riferimento di una realtà piccola ma ambiziosa, Fabio Nisticò ed Ettore Menicucci, rispettivamente allenatore e DS del club giallorosso, arrivati in estate per sostituire Antonio Montanaro e Roberto Floris, partiti proprio in direzione Varese salvo poi concludere anticipatamente il rapporto con il club biancorosso.

Per Nisticò si tratta della prima promozione in carriera tra i professionisti, traguardo giunto dopo una lunga gavetta soprattutto in quarta serie. Chieri, Verbania, Pinerolo, una piccola parte delle tappe che hanno rappresentato il trampolino di lancio verso la Serie C. 

Dalla Lega Pro Seconda Divisione alla Serie C unica, un passaggio atteso da tanti anni per la società piemontese. Progettualità e coesione, ingredienti fondamentali che hanno portato la squadra al successo.

La forza dei giovani

Tra i principali segreti, però, c’è anche e soprattutto la presenza di tanti giovani. E guardano all’età media della squadra salta subito all’occhio il fatto che superi di poco i 22 anni. Partiti con l’obiettivo di conquistare una salvezza tranquilla hanno invece portato a termine un autentico capolavoro, merito anche di una situazione ambientale serena che ha permesso ai calciatori di esprimessi al meglio.

Da Ribero a Minaj e Aloia, pedine fondamentali all’interno di un sistema di gioco che in poco tempo è riuscito a trovare i meccanismi giusti. Il 3-5-2 di Nisticò che ha saputo portare un calcio propositivo ma anche efficace, riaccendendo l’entusiasmo di una comunità che adesso vuole tornare a farsi spazio anche tra i ‘grandi’.

Credit foto: Andrea Lusso, profilo Facebook Bra
Credit foto: Andrea Lusso, profilo Facebook Bra

La salsiccia e il calcio nato in piazza

Era il lontano 1911 quando in Piazza d’Armi, quasi per gioco, nacque l’idea da un gruppo d’amici di fondare una squadra di calcio. Ma è soltanto a partire dal 1913 che quel gruppo di amici prende il nome e la fisionomia di un vero e proprio club, presieduto dal conte Augusto Palma di Cesnola. L’inizio è difficile e richiede diversi cambiamenti, e non c’era nemmeno un vero e proprio campo da gioco. Sarà quindi Enrico Marone Cinzano, in quel momento presidente del Torino, a fornire un contribuito fondamentale.

E nel paese famoso in Italia e nel mondo per la sua salsiccia, anche lo sport è da sempre una delle passioni più grandi della comunità, soprattutto l’hockey su prato. Ora il ritorno della squadra di calcio tra i professionisti, un motivo in più per far conoscere a tutti un piccola, ma grande, realtà sportiva. E l’impianto “Attilio Bravi”, caratteristico anche grazie ai 830 posti, è pronto a colarsi ancora.