Avellino, Braglia sfida il Bari: “Serve essere perfetti, ma non è decisiva”
L’allenatore dell’Avellino Piero Braglia è intervenuto in conferenza stampa per parlare della sfida contro la capolista Bari, valevole per la 17^ giornata del girone C. L’allenatore dei biancoverdi non la ritiene una partita decisiva anche se servirà essere perfetti contro gli uomini di Mignani. “Dire che sarà una gara decisiva è un po’ azzardato. Ho imparato che i campionati si perdono anche con tanti punti di vantaggio. Sarà una partita tosta e mi aspetto che l’Avellino giochi ad un buon livello. Purtroppo siamo partiti male rispetto al Bari, pareggiando troppe gare all’inizio. Loro invece sono scappati subito al comando. E’ una partita che si presenta da sola, non abbiamo bisogno di ulteriori stimoli. Dobbiamo essere perfetti e cercare di non sbagliare nulla”.
Braglia: “Bari squadra forte, non è solo Botta”
Contro il Bari vietato abbassare l’attenzione mentre sulle rivali l’allenatore dei biancoverdi è netto. “Dei risultati delle altre non me ne frega nulla. Siamo concentrati esclusivamente sulla gara contro il Bari. Il loro punto di forza è il centrocampo, dove dobbiamo essere bravi a contenere il loro palleggio. La gara sarà decisa in mediana. Se faremo tenere il pallino del gioco a loro allora sarà dura. Non possiamo permetterci di abbassare intensità ed attenzione. Dobbiamo essere tosti, cattivi, determinati, con la consapevolezza che affrontiamo una squadra forte. Ma anche noi abbiamo le armi per giocarcela alla pari con tutte. Abbiamo le nostre qualità e dovremo fare di tutto per sfruttare ogni occasione. Il Bari credo si sia adeguato molto bene alla categoria rispetto agli anni passati. Se poi troveranno un certo tipo di partita, la troveranno, punto e basta”.
Botta un giocatore da tenere d’occhio ma non è l’unico. “Botta è’ un giocatore di altissimo livello, ci sarà una attenzione particolare da parte nostra. Ma il Bari non è solo Botta. Hanno giocatori da Serie B, stanno facendo bene, sono primi in classifica, hanno un ottimo allenatore che sta facendo anche un ottimo calcio. Sono una grande squadra, ma non lo scopriamo di certo oggi”.
Braglia e le parole sul VAR
L’allenatore irpino non vuole snaturare la squadra perchè il problema non è il modulo ma l’atteggiamento. “Come ripeto spesso, non è una questione di moduli e numeri, ma di atteggiamento. A Torre del Greco abbiamo avuto il giusto atteggiamento e siamo stati premiati. Non mi va di snaturare la squadra, andiamo avanti per le nostre convinzioni.”
Sulla possibilità della tecnologia anche in Serie C Braglia si mostra scettico. Il problema per l’allenatore irpino è la qualità degli arbitri. “Avrò già smesso quando succederà (il VAR in Serie C, ndr), quindi va bene così. Non credo alle favole, credo si possa lavorare di più sulla preparazione degli arbitri, sulla qualità della direzione di gara. Credo sia proprio un problema di qualità rispetto al passato. Prima c’erano i Damato, i Mariani, i Valeri, che poi sono finiti a fare gli internazionali. Ora si aiutano poco anche tra di loro, anche tra quarto uomo e arbitro in campo”.
L’allenatore dei biancoverdi tesse le lodi di Di Gaudio, un giocatore che deve spaccare le partite. “Ha libertà di movimento. E’ l’unico che si sceglie la posizione in campo. Agli altri chiedo sempre qualcosa, a lui no. E’ uno che ti spacca la partita, che ti fa la giocata, che è abile negli uno contro uno; salta l’uomo, crea superiorità. Queste sono le partite di Di Gaudio: non ha mai sbagliato gare del genere. Magari ha sofferto le partite con le cosiddetta ‘piccole’, dove abbiamo lasciato per strada parecchi punti”.