Gubbio, Braglia: “Applaudito dai miei ex tifosi? Non mi hanno dimenticato. Noi favoriti? Vi dico la mia”
Una vittoria per cominciare subito nel modo giusto il campionato. Il Gubbio del neo allenatore Piero Braglia ottiene subito tre punti alla prima giornata di campionato di Lega Pro 2022/2023. Ci pensano Bulevardi al 55′ e Artistico nel recupero a battere l’Aquila Montevarchi. Una prestazione convincente che porta subito in alto l’umore della squadra e dei tifosi. Presenti al Barbetti infatti 1129 spettatori con 400 abbonamenti. Una partecipazione che Braglia commenta così: “Noi siamo venuti qui a lavorare, un conto è con lo stadio pieno, un conto con 100 persone, ma dipende anche da noi. Se li facciamo divertire e si identificano in noi verranno sempre di più. Se facciamo male saranno sempre meno. Io mi auguro lo stadio pieno.
Gubbio, Braglia: “Favoriti? Non prendiamoci in giro”
Braglia ha poi analizzato la gara giocata dai suoi ragazzi: “Noi abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, anche se abbiamo fatto un pochino di confusione, abbiamo perso Vazquez. Riconosco che non è facile giocare contro il Montevarchi, ma penso che abbiamo meritato di vincere e possiamo anche fare molto meglio. La partita non è stata in discussione. Sono contento dei ragazzi che ho a disposizione e ritengo giusto il risultato odierno.” Una partita importante per l’allenatore, non solo per la vittoria. Braglia ha infatti allenato nel corso della sua carriera anche l’Aquila Montevarchi, vincendo un campionato. Un traguardo che i tifosi non hanno dimenticato. Infatti hanno applaudito l’allenatore che ha commentato così questo momento: “Mi ha fatto piacere, non me lo aspettavo. Vuol dire che hanno memoria, ci ho vinto un campionato anche se poi sono stato cacciato.”
Braglia ha poi concluso parlando degli obbiettivi stagionali: “Noi favoriti? Non lo siamo, non prendiamo in giro la gente, siamo attrezzati per un certo tipo di campionato, poi sta ai nostri progressi avere aspettative diverse, ma Reggiana, Ancona, Entella vanno per la maggiore. Noi non possiamo dire che siamo meglio di queste squadre. Dobbiamo volare basso e lavorare“.