Dopo un avvio di stagione altalenante la Juventus Next Gen sembra aver trovato la propria identità. Grazie anche al lavoro di Massimo Brambilla che, arrivato lo scorso giugno sulla panchina bianconera, ha iniziato per la prima volta ad allenare una squadra professionista. Lo stesso Brambilla, ai microfoni di TuttoSport, ha dichiarato: “L’intenzione di intraprendere una nuova esperienza l’avevo maturata già da un po’ e l’Atalanta ne era al corrente: ho ricevuto diverse proposte ma quando mi hanno chiamato i bianconeri non ci ho pensato un attimo”. Ora la Next Gen è riuscita a siglare un record storico: tre vittorie consecutive in campionato, un traguardo mai raggiunto da quando è stata creata la seconda squadra bianconera.
Un’occasione di crescita ma anche, e soprattutto, un’importante risorsa per la prima squadra. Un rapporto costante quello tra Brambilla e Allegri. Nessun obbligo da rispettare, la crescita dei nuovi talenti è il centro del progetto. Lo racconta lo stesso Brambilla sempre ai microfoni di Tuttosport: “In estate mi ha subito detto di non avere vincoli riguardo ai moduli, abbiamo la facoltà di disegnare la squadra sulla base degli elementi a disposizione. Ogni tanto lo staff della prima squadra ci chiede un parere anche se, in realtà, seguono tutte le gare e conoscono alla perfezione ogni giocatore. Noi abbiamo solo il compito di mettere i ragazzi nelle condizioni migliori per cogliere le occasioni”.
Le occasioni per i giovani della Next Gen non mancano. Gli ultimi ad esordire sono stati Barrenechea e Barbieri, ma uno dei talenti che ha più rubato l’occhio è quello di Iling Junior. A raccontarlo è proprio Brambilla: “Samuel (Iling ndr) l’anno scorso era in Primavera ma, anche nelle prime gare di questa stagione non ha patito il salto tra i professionisti. Ha qualità, fisico ed è già arrivato a livello di testa. Che poi potesse incidere così, secondo me, nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Questo dimostra, però, che la Juventus ci aveva visto lungo quando lo ha acquistato”.
L’obbiettivo della Next Gen e di Massimo Brambilla è proprio quello di portare più ragazzi possibili in prima squadra. Puntare in alto sì, ma sempre con i piedi per terra. È questa la linea guida dell’allenatore bianconero: “Gli esordi in prima squadra fanno sempre la felicità di tutto l’ambiente ma il mio unico aiuto consiste nel far tenere i piedi per terra ai ragazzi coinvolti. Se arrivano fino a lì è perché hanno qualità, devono ringraziare loro stessi”.
La Next Gen è a disposizione della prima squadra, ma a volte capiti che la situazione si ribalti. Così come è successo per Matias Soulé, cresciuto nell’under 23 ma ormai di fatto nella rosa di Allegri, che nelle ultime due partite è sceso in campo con i suoi ex compagni: “La decisione è stata presa da Allegri per concedergli minuti e noi siamo stati ben contenti di accoglierlo: è cresciuto in questo gruppo, non ha avuto bisogno di inserirsi. Le sue qualità tecniche sono evidenti”.
Da Miretti a Fagioli fino ad Iling Junior e Soulé. Alcuni dei talenti che dalla Next Gen sono passati in prima squadra, senza dimenticare Barrenechea e Barbieri. Altri hanno abbandonato la Juventus, dopo un percorso in Under 23, per continuare la propria carriera altrove. Chi sarà il prossimo ad esordire in prima squadra? Brambilla risponde così: “Tanti hanno il potenziale per compiere il salto per approdare in prima squadra ma bisogna procedere un passo alla volta. Anche quelli più avanti nel percorso ora hanno bisogno di fare bene, innanzitutto, in Serie C”.
La Next Gen è un’occasione di crescita ma anche di vittoria. La ricerca del risultato come occasione di crescita. La squadra di Brambilla sta risalendo la classifica in campionato e continua il suo percorso in Coppa Italia Serie C e l’allenatore bianconero rivela i suoi obbiettivi: “Finora abbiamo interpretato la competizione al pari del campionato, con l’obiettivo di vincere più gare a disposizione in cui ruotare e dare minutaggio ai ragazzi. Poi, certo, siamo quarti di finale: più ti avvicini al traguardo e più fai la bocca buona al risultato.” Il percorso della Next Gen continua. A guidarlo ora c’è Massimo Brambilla, tra speranze d’esordio e sogni di vittoria.
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