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Brambilla: “Vogliamo vincere la Coppa. Barrenechea? Allegri non ti chiama se non lo meriti”

Profumo di finale in casa Juventus Next Gen. I ragazzi di Massimo Brambilla sfideranno (domani, 2 marzo 2023) il Vicenza nel match valevole la finale d’andata di Coppa Italia Serie C. Una competizione già vinta dai bianconeri, ma l’allenatore tiene le distanze da quel trofeo: “Noi ce la siamo guadagnata, come tre anni fa se l’era guadagnata quel gruppo, faremo di tutto per vincere, ha detto in conferenza stampa. Ambizioni e sogni, ma sempre con un profilo molto basso: “Una finale si prepara da sola. L’approccio, l’atteggiamento, la voglia saranno massimali. Siamo consapevoli sarà tosta, sono esperti, costruiti per vincere il campionato“. Brambilla ha poi affrontato anche il tema Barrenechea, al suo esordio con la prima squadra agli ordini di Allegri.

Next Gen, Brambilla: “La decideranno gli episodi”

Per Brambilla, che ha parlato alla vigilia della finale d’andata, la differenza la faranno gli episodi: Nella doppia partita sappiamo di potercela giocare alla pari, ma tanto dipenderà da episodi e dettagli, com’è sempre stato in questo campionato”. L’allenatore ha poi continuato: “È una finale meritata, che i ragazzi si sono guadagnati sul campo, giocando sempre fuori casa partite toste, compresa l’ultima col Foggia. Per quanto riguarda me, la sto vivendo tranquillamente come tutti i ragazzi. Si tratta sempre di una partita di calcio, ci sono obiettivi primari e secondari, quello primario è sempre rivolto ai ragazzi. Poi per noi sono importanti i risultati, non vengono mai in secondo piano soprattutto per ragazzi di questa età“.

Non poteva mancare una considerazione su Barrenechea, che ha esordito in prima squadra nel derby di Torino: “Quando un ragazzo che parte con noi, dalla Primavera e fa il suo percorso alla Juve riesce ad arrivare in prima squadra è sempre una soddisfazione e una vittoria per l’ambiente. Al di là che sia nella settimana della Coppa Italia, dobbiamo valutare domani come sta. Se l’è guadagnata, mister Allegri non regala partite del genere se non lo meriti”.

“Ho 50 anni, non ho sogni nel cassetto”

Brambilla ha tracciato poi la linea di crescita dei suoi ragazzi: “Se parliamo di quando sono arrivato, l’ultimo dei miei pensieri era rivolto alla finale di Coppa Italia. Mi è stato chiesto di far crescere, far migliorare i ragazzi e metterli insieme dal punto di vista collettivo. Passi in avanti ne abbiamo fatti tanti, abbiamo ancora ampi margini di miglioramento. L’obiettivo di risultati era l’ultimo dei miei pensieri, volevo creare un clima giusto, sano, di competizione, di serenità da trasferire alla squadra. Quella era la prima cosa su cui abbiamo lavorato”. L’allenatore ha poi concluso con ironia: “Tra poco ho 50 anni, sogni nel cassetto ne ho pochi. Siam qui per lavorare, i sogni vedremo quello che succederà”.

Sersanti: “Giocare all’Allianz Stadium avrà un sapore speciale”

In conferenza stampa, insieme a Brambilla, ha preso parte anche Alessandro Sersanti. Il centrocampista ha parlato così della sfida contro il Vicenza: “Quella di domani sarà una partita diversa rispetto alle ultime due che abbiamo giocato in campionato. Noi dovremo sicuramente migliorare nell’approccio, soprattutto rispetto all’ultima sfida contro la Triestina. Le finali, si sa, si preparano da sole. Ci siamo allenati bene in questi giorni e sono sicuro che chiunque scenderà in campo darà il 100%”. Il classe 2002 si ritiene fortunato a giocare una finale sotto i riflettori dell’Allianz Stadium: “Giocare su quel campo ci darà un grande aiuto. Chiaramente sarà diverso rispetto a giocare ad Alessandria. Per noi, però, non dovrà cambiare nulla e dovremo scendere in campo come sappiamo. Questo stadio straordinario dovrà essere una spinta in più, non un freno. Per me, tifoso juventino da sempre, giocare questa finale in un palcoscenico come questo avrà un sapore speciale. Mi sento fortunato e sono sicuro che sarà un’esperienza indimenticabile. Bisogna essere contenti di giocare una partita così, una finale a quest’età è una cosa che rimarrà dentro ognuno di noi per sempre”.

Infine, ha parlato della sua esperienza con la maglia bianconera: “A Grosseto ero tra i più giovani in rosa e avevo meno responsabilità. Qui è diverso perché siamo tutti giovani ed essendo io al secondo anno sento di essere anche un punto di riferimento per la squadra, soprattutto per quei compagni che hanno iniziato a entrare nel mondo del professionismo soltanto in questa stagione”.

Redazione

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