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B come Bravo, il modello vincente del ds del Sudtirol

Vincere non è mai semplice. Nel modo in cui lo ha fatto il Sudtirol, è ancora più difficile. Una squadra quasi perfetta, consapevole e matura. Un gruppo che non ha voluto lasciare nulla al caso. Determinazione e costanza. E il segreto di questo Sudtirol è proprio la continuità, l’elemento che contraddistingue i campioni. Ma a questo tipo di risultati non si arriva certo per caso. Va riconosciuto il lavoro, di tutti. Ed è per questo che, a Bolzano e in tutto l’Alto Adige, il direttore sportivo Paolo Bravo avrà sempre un posto nel cuore dei tifosi.

Bravo, una vittoria partita da lontano

Una stagione che è stata un vero e proprio exploit. 90 punti e miglior difesa d’Europa. Per arrivarci però, il lavoro del ds Paolo Bravo è partito da molto più lontano. Da quando è arrivato nel 2018, ha iniziato a comporre la squadra passo dopo passo. Una costruzione coltivata nel tempo che rispecchia perfettamente la filosofia della società. Un lungo lavoro svolto nei minimi dettagli, con la competenza di chi sa come costruire una grande squadra. De Marchi, H’Maidat e Shaka Mawuli Eklu gli ultimi arrivati in ordine di tempo. Senza dimenticare il colpo Francesco Galuppini a gennaio, un segnale forte a tutta la Serie C. Un modo per dimostrare, ancora una volta, di voler raggiungere la Serie B.

La forza del gruppo

E infatti così è stato. La Serie B non è più un obiettivo, ora in casa Sudtirol è realtà. Merito anche della solidità, in campo e fuori. Paolo Bravo sa che per vincere bisogna essere una squadra unita, coesa e determinata a raggiungere l’obiettivo. Per farlo ha scelto Ivan Javorcic come allenatore, l’ennesima intuizione vincente. Un gruppo che non dimentica nessuna, nemmeno chi lavora dietro le quinte. E le cene organizzate da lui stesso settimanalmente (come aveva raccontato ai nostri microfoni), rappresentano perfettamente quanto per il ds Bravo vincere significhi lavorare insieme. Uno che non lascia nulla al caso, così come la scelta dei giocatori. Più che sui grandi nomi, il direttore sportivo del Sudtirol ha sempre scelto di puntare su giocatori che hanno deluso perché “arrivano con la testa giusta”. Tra la voglia di riscatto e quella di arrivare sempre più in alto.

Un passo alla volta verso nuovi obiettivi

Un uomo di altri tempi, Paolo Bravo. Fuori dal mondo social, ma con idee chiare e concrete. Nessuna distrazione per quello che il suo obiettivo numero uno: portare il Sudtirol sempre più in alto. La Serie B è solo un nuovo punto di partenza. Senza nascondersi, ma soprattutto senza fare voli pindarici. Il sogno è cercare di raggiungere quella Serie A che ha mancato da giocatore. Un passo alla volta, come sempre è stato in casa Sudtirol. Il ds Paolo Bravo non si pone limiti. Testa bassa e duro lavoro, verso nuovi obiettivi.

A cura di Filippo De Gradi

Filippo De Gradi

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