Brindisi, lo sfogo di Arigliano: “È già arrivata la fine del nostro calcio?”
Daniele Arigliano, il presidente del Brindisi, si è sfogato sui social in seguito allo scetticismo crescente della piazza e alle numerose critiche ricevute. La sconfitta in Coppa Italia contro il Crotone ha alimentato i malumori. Attraverso un lungo post, il numero uno biancazzurro non ha perso occasione per ricordare i successi ottenuti durante i suoi anni di presidenza.
Brindisi in crisi di risultati
Non è un buon momento per il Brindisi, che si prepara ad affrontare l’Avellino nella giornata di domenica. I pugliesi sono reduci da tre sconfitte consecutive in campionato, a cui si è aggiunta la gara di Crotone in Coppa Italia, terminata 1-0 per i calabresi. L’ultima vittoria rimane lo 0-1 a Messina del 26 ottobre 2023 e il Brindisi è in terzultima posizione nel girone C, a quota 10 punti.
L’umore della piazza non è tra i migliori e il presidente Arigliano ha riscaldato la vigilia della gara con uno sfogo sui social. “Quindi, arrivati ad un certo punto, vorrei sapere come funziona. Dopo tre anni di grandi traguardi e sacrifici, qualcuno ha già deciso che siamo retrocessi e che è arrivata la fine del calcio a Brindisi?”: inizia così la lunga dichiarazione del patron che, dopo una serie di domande, elenca quanto di buono si è costruito negli ultimi anni. “Fino a 5 anni fa andavamo in trasferta a Copertino e oggi non capiamo neanche l’importanza di andare a giocare a Crotone, Messina o Benevento”. Tuona Arigliano, che aggiunge: “Molti di noi brindisini questa possibilità non stanno neanche cercando di viverla a fondo come andrebbe fatto, ma stiamo pensando solo ad autodistruggerci”.
L’invito ai tifosi a non mollare
Il post continua con gli elogi ad una buona parte del tifo: “Per fortuna abbiamo uno zoccolo duro che come me, e che come noi, non molla mai. Quelli sì che sono brindisini, sempre e comunque… Tutti gli altri sono sono tifosi occasionali disfattisti”. Il lungo sfogo continua con uno slogan di sostegno nei confronti della squadra: “Forza Brindisi mio. Quando vinci sei di tutti, quando perdi sei di pochi (ma buoni)”.
Nella seconda parte del post, Arigliano fa il punto generale della situazione, in un’ottica fortemente speranzosa: “Siamo a quattro punti dall’ultimo posto, ma siamo a 6 punti dai play-off. Guardate avanti con fiducia, come abbiamo sempre fatto noi: quelli che hanno preso il Brindisi dell’Eccellenza e in 2 anni e poco più lo hanno portato in Lega Pro”.
Il patron continua, in seguito, stilando una lista dei motivi per il quale ha utilizzato la prima persona plurale: “Perché noi eravamo quelli che non avrebbero centrato il ripescaggio. Perché noi siamo quelli che non si sarebbero salvati. Perché siamo quelli che dopo aver allestito una grande rosa non sarebbero arrivati a dicembre. Perché siamo quelli che l’anno scorso non avremmo centrato la vittoria del campionato. Perché secondo qualcuno a marzo dell’anno scorso avevamo fallito. Perché siamo quelli che poi hanno vinto il campionato, quelli che non ce l’avrebbero fatta a iscriversi in Lega Pro. Perché non avremmo dovuto rispettare gli adempimenti federali. Perché siamo quelli che secondo qualcuno non ce l’avremmo fatta e secondo altri non ce la faremo”.
Per finire, un grido di speranza rivolto ai tifosi: “SOSTENIAMO I NOSTRI RAGAZZI INCONDIZIONAMENTE PER 90 MINUTI, SENZA MAI FERMARCI. Ci vediamo Domenica. Avanti Brindisi”. Appuntamento per domenica allo stadio Fanuzzi, calcio d’inizio alle 18:30.