I problemi in casa Brindisi, dopo la retrocessione, non smettono di finire. Nelle scorse ore, infatti, è arrivata la messa in mora da parte dei calciatori nei confronti del club pugliese. Sono arrivate, infatti, le comunicazioni ufficiali trasmesse tramite PEC alla società. Sono 21 i calciatori che hanno chiesto la messa in mora del Brindisi, ex art. 17 dell’Accordo Collettivo AIC – Lega Pro – FIGC. Il suddetto accordo prevede, infatti, la possibilità di procedere alla messa in mora dopo 21 giorni dal mancato pagamento da parte del club di appartenenza.
Non è, però, una sorpresa quanto accaduto. Facciamo un passo indietro. Il Brindisi il 18 marzo 2024, infatti, ha ottenuto una penalizzazione di 4 punti in classifica a causa di ritardi nel versamento dei contributi previdenziali dei calciatori. Adesso, gli stessi, hanno deciso di mettere in mora la società, come previsto dall’art.17 dell’Accordo Collettivo AIC – Lega Pro – FIGC.
Il suddetto accordo prevede, infatti, la possibilità di procedere alla messa in mora dopo 21 giorni dal mancato pagamento da parte del club di appartenenza.
Il club, intanto, sul campo è già retrocesso da diverse settimane in Serie D. La squadra di Losacco, però, sta continuando a mostrare serietà in campo, come dimostrano i due successi consecutivi ottenuti negli ultimi due turni di campionato. Adesso mancano due giornate alla fine del campionato, anche se con ogni probabilità la vicenda continuerà anche dopo la fine della regular season.
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