Brindisi, è retrocessione in D
Dura una sola stagione l’avventura in C del Brindisi che oggi, 7 aprile, viene condannato anche dalla matematica. Serie D per la squadra di Losacco dopoil successo della Virtus Francavilla sul Catania.
Brindisi, la stagione
Condizionata anche dal -4 in classifica, sentenza del Tribunale Federale Nazionale dello scorso 18 marzo per via del ritardo dei pagamenti alla scadenza di dicembre, l’annata del Brindisi è stata sin da subito caratterizzata da difficoltà evidenti sul campo. Pronti via, con in panchina Ciro Danucci, la squadra pugliese raccoglie 11 sconfitte nelle prime 15 giornate per un bottino di 10 punti, frutto dei successi contro Monterosi, Latina e Messina, oltre al pareggio sul campo della capolista Juve Stabia. Dal 16° turno e fino al 27°, l’allenatore del Brindisi è Giorgio Roselli. La sconfitta casalinga contro il Crotone apre l’avventura dell’ex Cosenza. Una settimana più tardi, la prima gioia sul campo del Sorrento (0-2) e un pari contro il Picerno in rapida successione, prima del buio. Turris, Potenza e Catania hanno la meglio dei pugliesi, così come Benevento, Latina e Foggia. Al termine dell’esperienza in panchina, Roselli avrà raccolto appena 7 punti. Torna Danucci, ma le cose non cambiano: due partite e due sconfitte contro Casertana e Messina, nuovo addio e panchina a Nicola Losacco che pareggia contro Monopoli e Giugliano nelle prime due uscite, prima dei ko contro Avellino e Taranto.
I numeri
Appena 22 (18 in seguito alla penalizzazione) i punti conquistati dal Brindisi. Ruolino di marcia casalingo inferiore rispetto a quello in trasferta. 10 i punti conquistati al Fanuzzi grazie a due sole vittorie, 4 pareggi e ben 11 sconfitte. Davanti ai propri tifosi sono appena 11 le reti messe a segno, a fronte delle 32 subite. Leggermente meglio fuori casa, dove i punti raccolti sono stati 12: 3 successi, tre pareggi e 11 ko. In totale, i numeri della stagione del Brindisi parlano di appena 4 vittorie in 33 giornate, 7 pareggi e 22 sconfitte. Peggior attacco del girone (21 reti) e peggior difesa (61 al passivo).