Brunori, schiacciasassi in C e pedina di mercato tra City Group e Juventus: le due facce del bomber
Si è preso la scena in Serie C. È arrivato a Palermo in punta di piedi e tra lo scetticismo generale. Era reduce da una stagione non esaltante con la maglia della Virtus Entella in Serie B (appena 4 gol in oltre 30 presenze). Matteo Brunori ha messo a tacere un bel po’ di gente. E lo ha fatto, facendo parlare il campo. 29 gol tra campionato e playoff, uno in meno della predizione del suo allenatore, Silvio Baldini, che aveva previsto quota 30. Schiacciasassi, da gennaio del 2022 ha segnato contro chiunque e portato i rosanero di nuovo in Serie B quattro anni dopo il fallimento. Il sogno conquistato e la grande paura: quella di lasciare dopo un solo anno il capoluogo. Perché il calciomercato è così: imprevedibile, a volte beffardo.
Brunori, il tira e molla con la Juventus e il lieto fine
Il prestito era secco, senza opzione di riscatto. La Juventus Under 23 aveva l’obbligo di riprenderlo dopo la finale. Dall’1 luglio, Brunori era ufficialmente un giocatore svincolato. Le nozze con la moglie Dalila Calderozzi: Las Vegas, New York e un’esperienza da sogno. Vissuta da giocatore libero, che aveva voglia di essere invece legato. A cosa? A quei colori coi quali aveva appena concluso la sua miglior stagione in carriera. E così, comincia un tira e molla tra Juventus e Palermo. Dialoghi che devono portare ad una sorta di postulato, una regola, in un’ipotetica università del calciomercato: “Tutti si devono alzare felici e contenti dal tavolo della trattativa”. Il Palermo offre, i bianconeri non fanno sconti. Ma la volontà e il cuore a volte contano di più. L’italo-brasiliano firma e resta in rosanero: 4 anni di contratto. 2 milioni + 1 di bonus nelle casse della società piemontese. Poi, le prime parole del bomber: “Ho sempre e solo pensato a restare qui, ringrazio chi ha lavorato perchè tutto questo diventasse realtà”. E che presentazione al Barbera (vedi video qui sotto), con il video in stile Stranger Things e un piccolo indizio sulla prossima maglia del Palermo.
Pendolo tra City Group e Juventus, le due facce del bomber
Un pendolo, sospeso in aria. Tra Juventus e Palermo. Tra il legame burocratico e “legale” e quello sentimentale. Matteo Brunori è stato anche ago della bilancia tra City Group e dirigenza bianconera, a 3 anni di distanza dall’ultima volta. Era lo scambio Danilo-Joao Cancelo. Ballavano 28 milioni più il cartellino del brasiliano. Era l’ultima volta che la Juventus parlava con la holding dello sceicco Mansour. Poi il silenzio, fino a che la “madre” di ben 12 figli (tante sono adesso le squadre gestite da City Fotball Group) sbarcò in Italia e decise di puntare sulla Sicilia. Quella Sicilia da sempre stata un po’ araba. Ce lo ha insegnato la storia. Un’asse City Group-Juventus, con sede però in Italia, la dove si sono svolti i dialoghi per il futuro dell’attaccante. Ce lo eravamo quasi dimenticato. E invece è al centro del nostro “racconto“. C’è sempre stato.
Un trattativa di “benvenuto”
Un volto “storico” a suo modo. E non soltanto per i gol realizzati che hanno fatto di lui il miglior attaccante del 2022 (alle spalle un certo Ciro Immobile). Il motivo ha a che fare anche e soprattutto con il calciomercato. Brunori è stato una sorta di calamita che ha partorito, alla fine, la prima vera trattativa svoltasi in Italia tra City Group e un club italiano: la Juventus, appunto. Un rapporto che non inizia oggi, ma che grazie al “colpo Brunori” si può soltanto essere ulteriormente consolidato (dopo lo scambio Danil-Cancelo andato in porto). Le due facce dell’attaccante del Palermo: da un lato bomber di Serie C, dall’altro “pendolo” di mercato tra due grandi realtà. Una, sbarcata nel capoluogo siciliano. La Lega Pro, il ritorno alla Juventus Under 23 e il passaggio definitivo al Palermo. Un ping pong impazzito, che ha dato il “benvenuto” a City Group in Italia.
A cura di Manuele Nasca