Brunori e il futuro, parla l’agente: “Ora testa solo al Palermo. Restare? Mai dire mai…”
Matteo Brunori è uno di quegli attaccanti in grado di far innamorare una tifoseria intera. Uno che riesce a creare un legame così forte e reciproco con una piazza che si alimenta con la fiducia e (inevitabilmente) con i gol. Due elementi che in questa sua stagione al Palermo di certo non mancano. Ma per quanto i tifosi si possano godere il presente, i pensieri sul futuro aleggiano. Su quel 30 giugno che segna la fine del prestito secco dell’attaccante dalla Juventus al club rosanero.
“E’ normale che quando un giocatore fa 17 gol nel Palermo, che è una piazza importante, si facciano dei sondaggi. Sia in serie B che altre squadre importanti di Lega Pro. Lui però vuole centrare l’obiettivo con la squadra. Lì si sta trovando benissimo, è una città che l’ha accolto subito al meglio. E ora vuole pensare solo a questo, per il mercato ci sarà tempo”. Parola di Sandro Stemperini, agente di Brunori, che ai microfoni de lacasadic.com ha parlato di passato, presente e futuro del bomber rosanero.
Brunori, dalla Juventus al Palermo: la scelta e quella chiamata di Castagnini
Ma facciamo un passo indietro, all’estate scorsa, quando Matteo ha deciso di iniziare questa nuova avventura a Palermo. “Allora c’erano un paio di situazioni molto avanzate, c’era il Pescara su tutti. Era già stato lì e c’è un ottimo rapporto col presidente. Poi però alla fine ha chiamato Castagnini con una certa insistenza. Il merito quindi va principalmente al direttore. Matteo stava per firmare con altri club – ha raccontato Stemperini – ma l’inserimento dell’ultimo minuto di Castagnini è stato decisivo. La decisione finale e definitiva poi chiaramente è stata di Matteo che ha parlato con lui e con l’allenatore di allora e ha scelto Palermo”. Un bivio (anzi, anche più strade da poter percorrere) ma alla fine la decisione: destinazione Sicilia. Per rimettersi in gioco, essere protagonista.
“Matteo è un ragazzo con la testa giusta per fare il calciatore. E’ intelligente e capisce quando ci sono determinati percorsi da fare. Ha anche un ruolo delicato, perché quando sei un attaccante e fai gol va tutto bene, se invece becchi la stagione ‘storta’ come l’anno scorso è diverso… All’Entella è stato molto sfortunato. Ha preso traverse, pali, sembrava una di quelle stagioni in cui la palla non volesse mai entrare. Quest’anno si è convinto di dover fare una stagione importante e serviva una piazza importante”.
Il calciatore e l’uomo
Stemperini però conosce anche il Brunori uomo, quello che conduce una vita tranquilla e a cui piace passeggiare per le spiagge di Mondello con la sua Dalila, la compagna, che “gli ha dato una tranquillità unica e tanta serenità. E’ cambiato in meglio da quando sta con lei. E ha raggiunto quella maturità per fare un salto di qualità importante”.
La vita privata che si intreccia con la vita di campo di un ragazzo che non è tanto legato ai record personali, quanto più agli obiettivi di squadra. E allora dei traguardi da bomber ne parliamo noi: 8 gol nelle ultime 8 gare, segnati uno dietro l’altro superando il primato che apparteneva a Sukru Gulesin dalla stagione 1950/51. Nessuno come lui al Palermo. Ed è anche uno degli attaccanti più prolifici di tutta Italia nel 2022 con 10 gol realizzati fin qui nell’anno solare. “Io sono abituato ai gol belli di Matteo, ne ho visti tanti all’Arezzo, poi quest’anno – ha precisato Stemperini -. Lui tecnicamente è un calciatore fantastico.
Poi ha fatto questi 17 gol quest’anno calciando soltanto un rigore ed è importante averli fatti praticamente tutti su azione. Ma lui non guarda tanto ai record personali, è centrato sull’obiettivo del Palermo che è la cosa più importante. L’ho sentito proprio ieri, l’obiettivo che ha ora è vincere la prossima partita, non mi ha parlato di gol, di record. Matteo deve tanto a Palermo, al direttore e al nuovo allenatore. Per questo non parliamo di futuro ma ci godiamo il presente”.
Anche perché per arrivare fin qui non è stato semplice: “Si è rimesso in gioco ripartendo dai dilettanti e ce l’ha fatta a tornare nel professionismo, alla Juventus. E chi gli ha dato una grande opportunità in passato è stato anche il direttore Faggiano a Parma. Proprio quando giocava nei dilettanti Faggiano lo seguiva, è andato a vederlo più volte. Quindi i meriti principali sono anche suoi”.
E da giugno?
La domanda che a Palermo ogni tifoso si fa: ma c’è la possibilità che resti? “C’è un ottimo rapporto con il club. E’ chiaro che tutto può accadere ma c’è di mezzo anche la Juventus che ha voce in capitolo perché proprietaria del cartellino – ha ribadito Stemperini -. Però intanto pensiamo all’obiettivo di portare il Palermo in alto, dopo vediamo cosa succederà. Lui comunque sta molto bene a Palermo. Mai dire mai…”.
Di certo la cura Palermo è servita a Brunori: “Gli mancava un po’ di serenità, ha bisogno di sentirsi amato e a Palermo lo amano. E di conseguenza lui ama la squadra e la città. Col sacrificio è arrivato. Quest’anno ha trovato l’ambiente giusto che gli dà certezze”. E Matteo ricambia, come solo un attaccante di questo spessore sa fare.
Credit Foto: Pasquale Ponente
A cura di Guendalina Galdi