Rimini, Buscé: “Non eravamo dei fenomeni prima, non siamo degli scappati di casa adesso”
Le parole di Antonio Buscé in vista della partita del suo Rimini contro la Lucchese
E’ un Buscé decisamente acceso quello che presenta la sfida del Rimini contro la Lucchese, posticipo della quarta giornata del girone B di Serie C. L’allenatore dei romagnoli ha parlato in conferenza stampa affrontando diversi temi, tra cui l’inizio di campionato dei suoi.
Un avvio con il freno a mano tirato per il Rimini che dopo 3 giornate ha raccolto solamente un punto nella prima partita in trasferta contro il Carpi. Troppo poco per una tifoseria e una piazza come il Rimini, come ha sottolineato lo stesso allenatore
Antonio Buscé ha voluto poi analizzare il momento complicato che stanno attraversando i suoi ragazzi richiamando all’attenzione la difficoltà delle partite disputate e la mancanza di campioni in squadra.
Pazienza e ancora pazienza è la chiave per ottenere i risultati che secondo lui arriveranno. Intanto nella serata di lunedì 16 settembre si prepara ad affrontare la Lucchese, protagonista di un inizio di girone B altalenante caratterizzato da un pareggio, una sconfitta e una vittoria. Di seguito le sue dichiarazioni riportate dal Corriere di Romagna
Rimini, Buscé: “Non siamo diventati stupidi”
Le due vittorie in Coppa Italia lasciavano presagire a un avvio di campionato diverso, ma Buscé afferma: “Non eravamo dei fenomeni dopo le due partite di Coppa Italia vinte e dopo la buona gara di Carpi, e non siamo degli stupidi, degli scappati di casa adesso dopo le sconfitte con Virtus Entella e Pescara. Bisogna avere veramente un giudizio molto equilibrato nel parlare di calcio e nel vedere le partite. Poi se qui avete visto Nesta, Maldini, Stam, Shevchenko… forse mi sono perso qualcosa”.
La piazza è esigente, lo so, ma bisogna stare con i piedi per terra, tutti. C’è troppa negatività intorno alla squadra e non va bene. Anche perché abbiamo giocato contro le prime due in classifica e contro una squadra come il Carpi che è una delle sorprese e nessuno ci ha mai dominato o messo sotto.
Buscé: “Io conosco il calcio, la gente i giocatori”
L’allenatore del Rimini richiama alla calma e garantisce di sapere come tirare fuori il meglio dalla squadra: “Il mio modo di pensare è questo. La gente conosce i giocatori, io conosco il calcio. So questa squadra dove può arrivare e cosa può fare”.
“Quando ho parlato all’inizio ho detto che con Buscè ‘tutto e subito’ non esiste, non sono quel tipo di allenatore perché ci vorrebbe tutt’altro, io sono uno che ha la cultura del lavoro. E negli anni il lavoro che ho fatto ha portato sempre dei benefici”.