Lecco e il ‘tiraggiro’ di Buso
Tiraggiro s. m. (fam.) “Nel calcio, il tiro a giro, fatto colpendo il pallone in modo da imprimergli un forte effetto a rientrare”. È il 25 luglio 2021. Un nuovo termine entra nell’Enciclopedia Treccani. Un neologismo caro a noi italiani. Una prodezza ammirata nelle notti magiche dell’Europeo. Lorenzo Insigne, l’artista. Un gesto tecnico a cui si sono abituati anche al “Rigamonti-Ceppi” di Lecco. Dribbling e palla all’angolino. L’autore, Nicolò Buso. Anche il Lecco ha il suo ‘tiraggiro’. Prodezze che illuminano il momento magico della squadra bluceleste.
Il destro di Buso e l’esultanza
Per Insigne sarebbero tanti i ricordi da richiamare. Probabilmente, il più nitido quello del 2 luglio. Minuto 44, il fantasista si accentra sul destro, calcia a giro e Courtois non ci arriva. Belgio sconfitto e la Nazionale che compie un altro passo verso la finale. Dalla Germania all’Italia. Da Monaco a Lecco. Questa volta le immagini sono due. Due istantanee della stagione bluceleste.
Il protagonista è un giovane classe 2000. Nicolò Buso il suo nome. Segno particolare? Il ‘tiraggiro’. Il 13 febbraio la prima volta. Lecco-Fiorenzuola. Il numero 99 riceve palla sulla sinistra, salta l’uomo e la mette sull’angolino lontano. Primo gol stagionale e tre punti. 6 marzo. Secondo gol, quasi in fotocopia. Stesso campo, stessa mattonella, stessa curva. La gioia davanti ai suoi. Un déjà vu. Un’esultanza particolare insieme ai compagni e agli amici Masini e Kraja a suggellare il momento.
Il magico momento del Lecco
Sulle ali dell’entusiasmo. Il Lecco continua a volare. Dalla lotta per la salvezza al quinto posto in piena zona playoff. Nelle ultime 9 una sola sconfitta, contro il Padova, un pareggio, contro la Pro Patria, e 7 vittorie. Una squadra che con l’arrivo di De Paola ha svoltato. Solidità, fiducia, entusiasmo. Da Ganz a Celjak, passando per Masini, Kraja e molti altri giovani lanciati in questa stagione. Il Lecco è ripartito, scrivendo un nuovo capitolo della propria stagione. Lavoro e sacrifico, a immagine del proprio allenatore, gli strumenti. Con l’organizzazione e la progettazione presenti dietro alla costruzione della squadra, e nel mercato estivo e, soprattutto, in quello invernale. Con un Buso in più. Un tiraggiro con cui illuminare il “Rigamonti-Ceppi”.
A cura di Nicolò Franceschin