I successi di Francavilla, Gasperini, Conte e le scalate: Calabro è pronto a (ri)scrivere la storia
“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Spesso, non sempre vero, ma in certe situazioni è la combinazione ideale per portare a termine un qualcosa di iniziato e poi interrotto. E’ la situazione di Antonio Calabro con la Virtus Francavilla, tornato in biancazzurro dopo le tre stagioni che lo hanno visto protagonista in passato.
Un amore iniziato nella sua terra, la Puglia, salvo poi girovagare nella sua giovanissima carriera da allenatore tra Capri, Catanzaro e Viterbo nelle ultime stagioni. È a Francavilla che l’allenatore scrive la pagina di storia più bella, terminata dopo tre stagioni e due promozioni fino alla Serie C.
Calabro e la Virtus Francavilla, dove eravamo rimasti?
L’amore tra Calabro e la Virtus Francavilla si interrompe nel 2017 dopo tre stagioni, due promozioni e una storica qualificazione ai playoff. La prima è subito vittoria del campionato d’Eccellenza, oltre che la Coppa Italia dei dilettanti. Il passo in D non è semplice, ma l’allenatore mette in campo tutte le sue conoscenze. La Virtus Francavilla vince il proprio girone e conquista la storica promozione in Serie C. Prima partecipazione per i biancazzurri, già qui sarebbe storia, ma Calabro va oltre. Continuare a stupire è la sua volontà e il quinto posto da matricola in Lega Pro è una rarità. Il fattore di quella annata, oltre all’allenatore pugliese, è anche il giovanissimo N’Zola. Oggetto misterioso del mercato estivo e che Calabro riesce a trasformare in un attaccante decisivo. Un gioco per esaltarne le caratteristiche e la fiducia ripagata con i 12 gol in stagione (suo record ad oggi).
La qualificazione ai playoff è la ciliegina della stagione, terminata poi con l’eliminazione (senza mai perdere) contro il Livorno. Dalla gioia alla fatidica scelta di dirsi addio. Separarsi non è mai facile e la scelta non è semplice nemmeno per Calabro. La voglia di misurarsi con la Serie B è tanta, l’occasione Carpi è da cogliere al volo per l’allenatore. L’addio con la Virtus Francavilla, però, lascia una ferita aperta. Ferita pronta a essere ricucita, perché l’amore tra Calabro e Francavilla è troppo profondo per essere dimenticato. A distanza di cinque anni la storia può continuare con un nuovo capitolo.
Da Conte a Gasperini: i modelli di Calabro
Calcio aggressivo, fatto di corsa e di possesso palla. I dettami di Calabro da allenatore seguono linee precise. Il 3-5-2 è il suo marchio di fabbrica, anche per i modelli a cui l’allenatore fa riferimento. “Gasperini e Conte. Due allenatori che riescono, tra le altre cose, a trasmettere alle loro squadre quell’atteggiamento che io adoro” raccontava in un’intervista a Gianluca Di Marzio.
Atteggiamento. L’aspetto che Calabro vuole sempre vedere nelle sue squadre e che mai, sin qui, è mancato. Determinato e trascinatore, ha sempre ottenuto risultati importanti ovunque sia andato. Fermo da novembre con l’esonero a Catanzaro, la voglia di ripartire è tanta, perché restare fermo non è per Calabro. La nuova stagione ripartirà da Francavilla, per continuare a stupire.
Dall’Eccellenza alla B
Antonio Calabro ha terminato la sua carriera da calciatore alla Virtus Casarano, dove poi inizia anche il suo percorso da collaboratore tecnico. Una stagione prima di percorrere la strada solitaria e fare le sue esperienza. Gallipoli è stata la prima tappa, vicino a casa. in Puglia. Due annate positive, con la seconda chiusa con la promozione in Serie D dopo aver vinto l’Eccellenza.
Detto dei tre anni alla Virtus Francavilla, è arrivata l’occasione in Serie B con il Carpi. Un solo anno, chiuso all’undicesimo, prima di tornare in Serie C. Prima la Viterbese, in due occasioni ha dovuto lasciare anche per motivi familiari. L’ultima tappa è il biennale a Catanzaro. Nel 2020/21 ha chiuso al secondo posto prima della cocente eliminazione ai playoff con l’AlbinoLeffe. La seconda stagione ha visto il suo esonero a novembre. Ora la nuova occasione alla Virtus Francavilla per continuare a scrivere la storia. Calabro-Francavilla 2.0: spesso, non sempre, gli amori ritornano.
A cura di Simone Brianti