“Ho esordito in B in questo stadio, so cosa può rappresentare Cesena“. Marco Calderoni si presenta così alla stampa da nuovo acquisto del Cesena. Il terzino sinistro classe 1989, acquistato nella sessione invernale di calciomercato, non si nasconde: quella romagnola è “una grandissima opportunità, oltre che un modo per mettermi in gioco: è una categoria nuova, ma io questo lo considero uno stimolo in più. Qui la società mi ha subito fatto sentire importante e non vedo l’ora di iniziare con questa nuova avventura”.
Il difensore, 414 partite e 13 gol in carriera tra i pro, si è detto “già concentrato e molto felice di far parte di questo progetto: ho parlato con i presidenti che trasmettono grande energia. L’ambiente è molto positivo e i compagni mi hanno accolto subito bene: io mi sono messo a disposizione e darò tutto me stesso, questo è sicuro. So che il pubblico è molto caloroso: è una piazza importante e appena ho saputo dell’interesse non ho esitato. Sono orgoglioso di essere qui”. Sulla sinistra avrà una concorrenza interna, quella di Favale: “Ho visto Giulio – sorride – è un ragazzo con tantissime qualità. Io cercherò di mettere in difficoltà il mister nelle scelte: quando c’è competizione è uno stimolo per tutti perché porta ad alzare il livello e con la mia esperienza spero di poter essere d’aiuto”.
Il difensore ha ripercorso anche le tappe della carriera: “Lecce è stata l’esperienza più significativa per me, eravamo partiti per salvarci, siamo stati promossi e sono stato anche protagonista in Serie A. Liverani mi ha dato molto, con lui ci si divertiva. Tante squadre cambiate? E’ una cosa che dipende dalla ricerca di nuovi stimoli, specie quando non ci si sente più parte di un progetto“. Ottimo anche il primo impatto con l’allenatore William Viali: “Per me, come per molti altri quello del mister è un tipo di gioco nuovo ma non si finisce mai di imparare: ci vorrà un pochino di tempo per amalgamarsi, perché è molto propositivo e fatto di palleggio, ma non vedo l’ora di cominciare”.
L’ex Vicenza ha poi sottolineato che gli servirà del tempo per recuperare la migliore condizione a causa del lungo digiuno da incontri ufficiali: “L’ultima partita l’ho fatta a fine novembre, quindi non sono ancora al top a livello fisico. Il mister mi ha fatto vedere subito quello che chiede: questa squadra ha una forte identità e si applica molto per seguire le sue idee. Ci vorranno studio e lavoro sul campo, per entrare nei meccanismi e questa cosa mi piace molto”.
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