Introduzione del Var a chiamata in Serie C, ecco come funzionerà

Sala VAR, screen | lacasadic.com
L’introduzione del Var a chiamata in serie C
L’introduzione del Var a chiamata in Serie C potrebbe diventare presto realtà. Nelle scorse settimane il presidente della FIGC, Gravina, ha annunciato di aver chiesto all’IFAB e alla FIFA di poter partire in Serie A femminile e in Lega Pro con la sperimentazione del Football Video Support, una sorta di VAR a chiamata low cost. Ma come funziona realmente, e perché è così importante?
A spiegarlo è l’ex arbitro di Serie A Gianpaolo Calvarese: “Si tratta di un’esperimento prodromico all’introduzione del VAR a chiamata nei massimi campionati. In sostanza un arbitro ha la possibilità di poter rivedere sul monitor a bordocampo i replay di un episodio, e le squadre possono richiederlo massimo due volte a partita”.
“Ma se l’arbitro andando a rivedere un episodio, scegliesse di modificare la sua decisione dal campo il numero di chiamate a disposizione non verrebbe scalato”
“I casi specifici da poter chiamare sono esattamente come siamo abituati per la serie A attuale, ovvero per la segnatura di una rete, i rigori, un espulsione o eventuali scambi di identità”
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