Campobasso-Ascoli, quanti intrecci nella sfida tra rossoblù e bianconeri

Mirko Cudini, allenatore dell'Ascoli (credit_ Ascoli Calcio) _ www.lacasadic.com
Da Cudini a Prosperi, passando per Sforzini: per molti sarà una sfida speciale
La trentunesima giornata del girone B metterà di fronte Campobasso e Ascoli, due squadre storiche del calcio italiano che in passato si sono sfidate anche in Serie B. In cadetteria, nella stagione 1985/86, l’ultima in cui le due formazioni si affrontarono prima di quella attualmente in corso, rossoblù e bianconeri diedero vita a due gare ricche di gol: l’andata terminò 2-2, mentre al ritorno i marchigiani dominarono e si imposero con un secco 4-0.
Ora entrambe si ritrovano in Serie C, lontane dai fasti di un tempo. Fin qui sia Campobasso che Ascoli sono state protagoniste di una stagione altalenante, con diversi alti e bassi. Entrambe possono contare su una rosa competitiva e attrezzata, con individualità importanti ma non sono riuscite a esprimere appieno il loro potenziale.
Gli uomini di Prosperi e quelli di Cudini arrivano a questa sfida con gli stessi punti in classifica (33). Rossoblù e marchigiani sono reduci da una sconfitta, rispettivamente contro Sestri Levante e Pineto, e nel complesso stanno vivendo un momento negativo con diversi ko inanellati consecutivamente. Le due squadre hanno quindi assoluto bisogno di punti e nel turno infrasettimanale devono ritrovare i 3 punti: un successo sarebbe fondamentale per scacciare definitivamente l’incubo playout (lontani 8 punti dopo la penalizzazione della Lucchese) e alimentare sogni playoff, distanti solo 4 lunghezze, anche se la concorrenza non manca.
La sfida dell’Avicor Molinari Stadium sarà carica di significati per via dei diversi intrecci tra le due squadre. Gioie e possibili sliding-doors, ricordi di ciò che è stato e pensieri su ciò che sarebbe potuto essere: tutto questo si mescolerà nella mente di alcuni dei protagonisti della sfida prima del calcio d’inizio che scaccerà le emozioni e darà il via alle ostilità.
Cudini, Sforzini e quella promozione con il Campobasso…
Quella contro i rossoblù sarà sicuramente una sfida speciale per l’allenatore dell’Ascoli Mirko Cudini, che tra il 2020 e il 2022 ha fatto benissimo al Campobasso, riscrivendo la storia del club. Nel suo biennio sulla panchina del Campobasso l’allenatore marchigiano ha infatti condotto i molisani alla vittoria del girone F di Serie D e alla ritorno in Serie C dopo ben 32 anni. Nella stagione seguente, in terza serie è arrivata una salvezza tranquilla, con 44 punti e la tredicesima posizione finale. Al termine dell’annata Cudini e il Campobasso hanno optato per la separazione.
Dopo l’esperienza in rossoblù, Cudini ha allenato Fidelis Andria, Foggia e Pineto senza troppa fortuna e nello scorso dicembre ha deciso di ripartire dall’Ascoli. Dall’arrivo dell’allenatore classe ’73 i bianconeri hanno collezionato 2 vittorie e 4 sconfitte. Per uno strano scherzo del calendario Cudini affronterà in successione Pineto e Campobasso, due delle sue ex squadre. Nelle Marche l’allenatore ha ritrovato Ferdinando Sforzini, con cui ha condiviso la trionfale esperienza in Molise e che ora è il ds dei bianconeri. Anche per l’attaccante, che ha chiuso la carriera da giocatore con i rossoblù, la sfida con il Campobasso non sarà certamente come le altre.

Prosperi, il no all’Ascoli e il ritorno a Campobasso
L’allenatore del Campobasso Fabio Prosperi, avrebbe potuto vivere la sfida dell’Avicor Molinari Stadium sull’altra panchina. Infatti, il classe ’79 era stato sondato dall’Ascoli dopo l’esonero di Domenico Di Carlo ma alla fine ha deciso di accettare l’offerta del Campobasso, che aveva allontanato Piero Braglia. Il giovane allenatore è tornato sulla panchina dei rossoblù dopo la breve e sfortunata parentesi del 2022: Prosperi era stato individuato come successore proprio di Cudini, ma la sua avventura in Molise si è conclusa sul nascere, dopo poche settimane, a causa del fallimento del club.
Ora, Prosperi spera che la seconda esperienza in Molise possa essere positiva e ricca di soddisfazioni ma l’inizio è stato piuttosto difficile: 2 vittorie e 4 sconfitte, uno score negativo, identico a quello del collega sulla panchina dell’Ascoli. Un altro elemento che lega le due squadre, chiamate a invertire la rotta e riprendere la corsa già da questa sfida dai mille risvolti.