Campobasso, in trasferta fai paura: rendimento da vertice
Sembra paradossale, ma il Campobasso ha ottenuto i migliori risultati in trasferta. Il ritorno del pubblico negli stadi dovrebbe far prevalere maggiormente il fattore casa, ma per ora non è così per la squadra allenata da Mirco Cudini. I molisani non hanno ancora trovato il feeling giusto con lo stadio “Romagnoli”, davanti ai propri tifosi. Il prossimo match del girone C di Serie C contro il Latina sarà molto delicato: gli ospiti hanno soltanto tre punti di vantaggio sulla zona rossa.
Dottor Jekyll e Mister Hyde
Il Campobasso formato trasferta si trasforma: fa emergere la sua parte “letale” per avere la meglio sugli avversari. Al Romagnoli invece si è mostrata più timida, incapace di avere quella sana cattiveria agonistica. Una doppia personalità che per ora costa ai ragazzi di Cudini. La classifica parla e per maggiore trasparenza possiamo suddividerla anche tra punti in casa e in trasferta.
Nel primo caso il Campobasso è addirittura ultimo con soli cinque punti conquistati: una vittoria (contro la Paganese), due pareggi e tre sconfitte. Nel secondo caso invece la classifica sorride con un bel terzo posto, arricchito da tre vittorie, due pareggi e due sconfitte. Tre punti che assumono ancora più valore considerando il blasone degli avversari affrontati: la Turris, il Monopoli, oltre il Monterosi, più abbordabile, almeno sulla carta.
Giovani e spensierati
L’età media del Campobasso è di circa 23 anni, questo può sicuramente incidere sui risultati e sull’altalena di prestazioni. Spesso la maturità può fare la differenza nel cercare anche la continuità e non sentirsi pressati dal proprio pubblico, che dovrebbe essere ed è un punto di forza di ogni squadra. Giovani che però si stanno mettendo in luce, come Tenkorang, classe 2000, decisivo anche a partita in corso e Di Francesco, classe 2001, che predilige la fascia. Entrambi hanno segnato tre gol in campionato, un buon bottino vista anche la concorrenza.
A cura di Antonio Salomone