Lotito dona speranza al Campobasso: “Sono a disposizione. Devo risarcirlo dal 1987”
Il Campobasso naviga tra la possibilità di ripartire dal fondo o ricominciare dalla Serie D, possibilità che gli era stata negata dalla Figc. La società si è appellata al Tar, che il 7 settembre deciderà il futuro del club. La possibilità è quella di una iscrizione in sovrannumero in D, come avvenuto in passato anche con la Sambenedettese.
Le dichiarazioni di Lotito: “Devo risarcire il Campobasso”
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sarà candidato alle prossime elezioni politiche in Molise. Tra i vari temi toccati nel corso della presentazione della sua candidatura, ha espresso il suo pensiero in merito alla situazione del calcio a Campobasso. “La mia attività in Figc e in Lega è sempre stata orientata all’interesse del movimento calcistico italiano. Sarebbe troppo facile per me alimentare suggestioni di questo tipo. Non è così che voglio intendere il mio rapporto con i cittadini elettori. Ho portato la Lazio dal rischio del fallimento ad altissimi livelli e la Salernitana dalla serie D addirittura alla promozione in A. Guarderò il calcio in Molise da appassionato e con occhio competente. Gli sviluppi eventuali in futuro non li posso prevedere oggi, né utilizzarli in maniera strumentale per qualche voto in più. Posso dire comunque di essere a totale disposizione della collettività molisana per trovare le soluzioni migliori, ivi compreso il mio coinvolgimento in prima persona per riportare il calcio molisano nel campionato professionistico, come meritano i suoi tifosi”.
Poi il presidente della Lazio ha raccontato anche una storia che lo lega al Campobasso: “Devo risarcire il Campobasso perché la Lazio nel 1987 in uno spareggio a Napoli determinò la loro retrocessione. E ora devo dare qualcosa al club e sto a disposizione per farlo”.