Turris, Caneo saluta: “La nostra proposta di calcio è stata ammirata da tutti”
Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato dell’incontro tra Caneo e la Juve Stabia. L’accordo non è ancora arrivato, ma il primo passo è stato quello di lasciare la Turris, che ha allenato negli ultimi due anni. La notizia è diventata ufficiale con il comunicato pubblicato sul sito della società, in cui si ringrazia Caneo per il lavoro svolto.
Il comunicato della Turris
La società, dunque, ha pubblicato una nota sul sito ufficiale: “S.S. Turris Calcio rende noto che, dopo attenta analisi e all’esito di un cordiale confronto tra le parti circa le rispettive vedute programmatiche, il rapporto di collaborazione con il tecnico Bruno Caneo non proseguirà nella stagione sportiva 2022-2023. Gli auguriamo il meglio le migliori ed un prosieguo di carriera consono alle proprie aspettative. La società ringrazia Caneo per il lavoro svolto con dedizione e professionalità durante i 15 mesi trascorsi alla guida del club, caratterizzati da reciproche soddisfazioni e dalla condivisione di un cammino di crescita”.
Caneo: “Mi sono sentito a casa”
Caneo ha ringraziato la società: “Si interrompe il rapporto professionale, ma non quello di stima ed amicizia. Andiamo incontro, come nel calcio succede allo snodo di un ciclo, a nuovi progetti tecnici e nuovi stimoli. Resterò sempre riconoscente a chi mi ha dato fiducia, in primis al presidente Colantonio ed al direttore Primicile e a tutti i dirigenti e collaboratori che mi hanno accompagnato in quest’anno e mezzo. Grazie allo staff medico, alla segreteria, all’area comunicazione e marketing, ai magazzinieri e custodi. Il bar dello stadio, i ristoranti e le strutture alberghiere sono attività che mi hanno fatto sentire a casa. Grazie ad allenatori e dirigenti del settore giovanile, con in testa il presidente Romano e la stampa per il reciproco rispetto dei ruoli”.
“I giocatori hanno sposato un progetto tecnico diverso”
Caneo, poi, ha rivolto un pensiero ai tifosi: “Li ringrazio, hanno supportato la crescita delle squadra e quella personale. A Torre, insieme ad una dirigenza che mi ha messo in condizione di esprimermi, ho trovato un ambiente fertile e famelico di una proposta di calcio innovativa, che è stata ammirata da tutti. Grazie ai calciatori che hanno sposato un progetto tecnico diverso e si sono messi in gioco con la disponibilità e professionalità, sposando l’impulso di un progetto tecnico diverso. Forza Turris!”. Il primo anno ha salvato il club dalla retrocessione. In questa stagione, invece, l’ha condotta ai playoff. Ora, però, è tempo di pensare al futuro.