Una corsa liberatoria, un urlo nel cielo, l’abbraccio dei compagni. In quella corsa c’è racchiuso un anno. In quell’urlo trovano espressione le sfumature più belle di una stagione storica. Un sorriso che ha in sé i colori dell’entusiasmo e del coraggio di sognare della Pro Sesto. In campo ci sono la Pro e il Vicenza. Il protagonista è un ragazzo semplice. Un concentrato di velocità, forza fisica e intelligenza tattica. Il numero è l’11, il nome Alessandro Julian Capelli.
Il classe ‘97 è stato uno dei riferimenti della Pro di Andreoletti. Per continuità di rendimento, per consapevolezza e sicurezza, per quantità e qualità. Presenza costante su quella fascia che, nel corso dei mesi, è diventata la sua casa. Due reti nei playoff per salutare il “suo” Ernesto Breda, teatro delle sue accelerazioni. Un ultimo abbraccio sotto la curva. Una corsa continua, la sua carriera. Un moto graduale e perenne. Gli obiettivi conquistati un passo alla volta. Sacrificio e sapiente attesa come arti da coltivare. Ora è tempo di accelerare. “Grazie Sesto”. Capelli saluta la Pro, il Padova lo aspetta.
6, come i km che dividono Monza e Sesto San Giovanni e gli assist di questa stagione. 7, come i gol realizzati. 11, come il numero che lo accompagna. Numeri utili per iniziare a raccontare la storia di Alessandro. Ci eravamo lasciati con quell’esultanza contro il Vicenza. Ma, forse, è giusto fare un passo indietro. Un salto nel tempo per tornare ai 6 km. Una strada in cui si concentra la carriera dell’esterno. Monza è il luogo da dove tutto è partito. La città in cui è cresciuto, la squadra con cui ha esordito. A Sesto, invece, quel ragazzo è diventato uomo. Andate e ritorni. Prima la vittoria del campionato di Serie D e il trasferimento al Varese.
Poi, un anno dopo, di nuovo con la maglia della Pro. Il 14 maggio 2022 una salvezza conquistata contro il Seregno ai play out. Un anno dopo la fase nazionale dei playoff. E nel mezzo l’inesauribile e libera corsa di Capelli. Maturità e consapevolezza, il numero 11 ora è pronto.
Restano due numeri. Quei due numeri che rappresentano, almeno in parte, quella che è stata la stagione di Capelli. 6 gli assist forniti. 7 i gol realizzati. Ruolo? Esterno nel 3-5-2 di Andreoletti. Ma i numeri, si sa, spesso raccontano tanto, non tutto. Perché l’anno appena concluso del classe ‘97 è stato tanto altro. Le sue prestazioni la migliore testimonianza. Perché Capelli è stata una delle più belle espressioni delle sfumature di questa Pro Sesto. Con le sue accelerazioni e i suoi recuperi, rappresentazione della razionale foga agonistica e dell’abnegazione di un intero gruppo. Con i suoi inserimenti, raffigurazione della fame e della voglia di una squadra.
E con la sua intelligenza, esempio della perfetta sintonia tattica della squadra. La sua libera corsa, il colore più bello di uno sfrontato entusiasmo e del coraggio di sognare di una intera città. Consapevolezza, sacrificio e sorriso, Alessandro Capelli è diventato grande. Interprete perfetto dell’esterno moderno. Padrone della fascia capace di essere protagonista anche dentro al campo. Determinato e determinante, è ora di una nuova accelerazione. Il Padova ha chiamato, Capelli corre verso nuovi obiettivi. Uno sguardo indietro per salutare quella che è stata la sua casa. Gli occhi rivolti al futuro. Il ragazzo è pronto.
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